Preliminary remarks on the Seraing case, pending judgment

This speech, delivered at the 2025 Annual Sport&EU Conference, critically addresses the upcoming European Court of Justice ruling in the Royal Football Club Seraing case. At stake is whether arbitral awards issued outside the EU can have res judicata status within Member States when EU public policy is implicated. The analysis focuses on three core issues: the incidental recognition of foreign arbitral awards, the structural vulnerabilities of sports arbitration, and the need to strengthen procedural guarantees during arbitration itself rather than through ex-post judicial review. Drawing parallels with other legal domains, the speaker argues for preventive mechanisms within the arbitral process and for arbitrators’ greater attention to EU public policy, possibly supported by institutional collaboration with EU bodies.

La relazione presentata in occasione della Conferenza annuale Sport&EU del 2025, affronta in maniera critica i temi della prossima decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea nel caso Royal Football Club Seraing. La questione principale trattata è se i lodi arbitrali pronunciati al di fuori dell’Unione europea possano produrre effetti di cosa giudicata negli Stati membri quando siano coinvolti profili di ordine pubblico europeo. L’analisi si concentra su tre aspetti fondamentali: il riconoscimento incidentale dei lodi arbitrali stranieri, le vulnerabilità strutturali dell’arbitrato sportivo e la necessità di rafforzare le garanzie procedurali nell’ambito del procedimento arbitrale stesso, piuttosto che ricorrere a un controllo giurisdizionale ex post. Attraverso richiami a settori giuridici affini, l’autrice sostiene l’opportunità di introdurre meccanismi di natura preventiva all’interno del procedimento arbitrale e auspica una maggiore attenzione da parte degli arbitri alle istanze dell’Unione europea, eventualmente sostenuta da forme di collaborazione istituzionale con gli organi dell’UE.