Dalla parte di Levi, sulla strada di Scotellaro

Il saggio esplora il legame umano e intellettuale tra Carlo Levi e Rocco Scotellaro, focalizzandosi in particolare sul tema ricorrente della strada, intesa come metafora esistenziale e politica. Attraverso una lettura ravvicinata del Quaderno a cancelli e degli scritti leviani dedicati a Scotellaro, Geroni mette in luce la centralità di quest’ultimo nella riflessione matura di Levi, che lo considera un "fratello-figlio" e uno dei pochi veri maestri della sua vita. La strada diventa simbolo di apertura, di scelta e di confronto con l’altro, ma anche emblema di una modernità che ha smarrito il senso del limite. In dialogo con Vico, Pasolini, Morante e Picasso, il saggio propone una rilettura della tarda opera leviana come tentativo di resistenza alla baalizzazione del mondo, alla futilità e all’uniformità del presente, recuperando nella figura di Scotellaro l’immagine di un poeta dell’alba, della possibilità di un mondo nuovo, seppur tragicamente disatteso.