Nell’ottobre del 2023 viene distribuito in Italia C’è ancora domani, opera prima di Paola Cortellesi, e dopo una permanenza in sala di quasi un anno totalizza un incasso di 44 milioni di euro superando titoli stranieri come Barbie e Oppenheimer. Il successo economico e il consenso trasversale ricevuto da pubblico e critica rendono inevitabilmente C’è ancora domani un caso degno di attenzione. In questo quadro, l’articolo adotta la prospettiva dei media industry studies per comprendere quali possano essere i fattori legati alla produzione e alla distribuzione del film in grado di spiegarne, in maniera sostanziale o accessoria, il successo. In secondo luogo, C’è ancora domani viene utilizzato per rintracciare e discutere criticità dell’industria cinematografica italiana. Utilizzando i dati Cinetel e dichiarazioni rilasciate dai vari stakeholder, lo studio mostra come il film sia stato promosso in maniera diversa in due fasi consequenziali (prima celandone la natura impegnata e poi sfruttando il passaparola), aggregando così nel tempo due diversi pubblici. In quest’ottica, C’è ancora domani dimostra come per valorizzare un’opera sia sempre importante elaborare strategie forgiate ad hoc, e che dunque la natura prototipale del film deve riguardare anche i paratesti promozionali.
Cucco, M., Spiccia, R. (2025). Decodifica di un grande successo: i due volti di C'è ancora domani. CINERGIE, 27, 155-171 [10.60923/issn.2280-9481/21006].
Decodifica di un grande successo: i due volti di C'è ancora domani
Marco Cucco
;
2025
Abstract
Nell’ottobre del 2023 viene distribuito in Italia C’è ancora domani, opera prima di Paola Cortellesi, e dopo una permanenza in sala di quasi un anno totalizza un incasso di 44 milioni di euro superando titoli stranieri come Barbie e Oppenheimer. Il successo economico e il consenso trasversale ricevuto da pubblico e critica rendono inevitabilmente C’è ancora domani un caso degno di attenzione. In questo quadro, l’articolo adotta la prospettiva dei media industry studies per comprendere quali possano essere i fattori legati alla produzione e alla distribuzione del film in grado di spiegarne, in maniera sostanziale o accessoria, il successo. In secondo luogo, C’è ancora domani viene utilizzato per rintracciare e discutere criticità dell’industria cinematografica italiana. Utilizzando i dati Cinetel e dichiarazioni rilasciate dai vari stakeholder, lo studio mostra come il film sia stato promosso in maniera diversa in due fasi consequenziali (prima celandone la natura impegnata e poi sfruttando il passaparola), aggregando così nel tempo due diversi pubblici. In quest’ottica, C’è ancora domani dimostra come per valorizzare un’opera sia sempre importante elaborare strategie forgiate ad hoc, e che dunque la natura prototipale del film deve riguardare anche i paratesti promozionali.| File | Dimensione | Formato | |
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