Il saggio esamina i due diversi significati del sintagma "società stretta" presenti nello "Zibaldone" e nel "Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani" di Giacomo Leopardi, composto in forma definitiva nel corso del 1826, e rimasto inedito fino al 1906. Nello "Zibaldone" il significato di ‘società di uomini civili’ è ripreso dal "Discours sur l’origine de l’inégalité parmi les hommes" di Rousseau (1755), come specificano tutti i commenti. Nel Discorso, al contrario, designa in senso sociologico una ‘élite sociale di nobili e ricchi proprietari terrieri’ attiva nelle nazioni più civili d’Europa, che riflette la suddivisione inclassi sviluppata prima in Francia dai Fisiocratici (Turgot, Quesnay, Dupont de Nemours, ecc.), e poi arrivata in Italia ad opera delle "Lezioni di commercio" dell’economista Antonio Genovesi (1765-1767), trattato ben noto a Leopardi, presente nella Biblioteca di Recanati e citato nello stesso "Zibaldone".
Tesi, R. (2025). Premesse illuministiche per la semantica di "società stretta" in Leopardi. STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE, 110(1), 287-309.
Premesse illuministiche per la semantica di "società stretta" in Leopardi
Riccardo Tesi
2025
Abstract
Il saggio esamina i due diversi significati del sintagma "società stretta" presenti nello "Zibaldone" e nel "Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani" di Giacomo Leopardi, composto in forma definitiva nel corso del 1826, e rimasto inedito fino al 1906. Nello "Zibaldone" il significato di ‘società di uomini civili’ è ripreso dal "Discours sur l’origine de l’inégalité parmi les hommes" di Rousseau (1755), come specificano tutti i commenti. Nel Discorso, al contrario, designa in senso sociologico una ‘élite sociale di nobili e ricchi proprietari terrieri’ attiva nelle nazioni più civili d’Europa, che riflette la suddivisione inclassi sviluppata prima in Francia dai Fisiocratici (Turgot, Quesnay, Dupont de Nemours, ecc.), e poi arrivata in Italia ad opera delle "Lezioni di commercio" dell’economista Antonio Genovesi (1765-1767), trattato ben noto a Leopardi, presente nella Biblioteca di Recanati e citato nello stesso "Zibaldone".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


