La crisi pandemica da COVID-19 ha rivelato l’inadeguatezza degli strumenti esistenti nella gestione delle emergenze sanitarie globali, stimolando un’intensa riflessione politico-giuridica a livello internazionale. Il presente contributo analizza criticamente la posizione dell’Unione europea rispetto a due iniziative parallele: la revisione del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) e la negoziazione di un nuovo Trattato pandemico sotto l’egida dell’OMS. Sebbene l’UE abbia svolto un ruolo proattivo nel promuovere la cooperazione globale, le proposte in discussione sollevano interrogativi rilevanti in merito al rispetto dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto. L’articolo mette in evidenza le principali modifiche normative previste, quali la digitalizzazione della sanità, l’adozione di approcci precauzionali (“One Health”) e la condivisione equa delle contromisure sanitarie, ma sottolinea anche il rischio che la fretta di concludere i negoziati entro termini prestabiliti comprometta le garanzie costituzionali europee. La riflessione si chiude con un richiamo alla necessità di coerenza tra l’azione esterna dell’Unione e i valori fondativi sanciti dagli articoli 2 e 6 TUE.
Lanotte, M. (2023). La posizione dell’Unione europea nella prospettiva della modifica del Regolamento Sanitario Internazionale e dell’adozione di un Trattato pandemico. QUADERNI AISDUE, 3, 271-280.
La posizione dell’Unione europea nella prospettiva della modifica del Regolamento Sanitario Internazionale e dell’adozione di un Trattato pandemico
MIRIANA LANOTTE
2023
Abstract
La crisi pandemica da COVID-19 ha rivelato l’inadeguatezza degli strumenti esistenti nella gestione delle emergenze sanitarie globali, stimolando un’intensa riflessione politico-giuridica a livello internazionale. Il presente contributo analizza criticamente la posizione dell’Unione europea rispetto a due iniziative parallele: la revisione del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) e la negoziazione di un nuovo Trattato pandemico sotto l’egida dell’OMS. Sebbene l’UE abbia svolto un ruolo proattivo nel promuovere la cooperazione globale, le proposte in discussione sollevano interrogativi rilevanti in merito al rispetto dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto. L’articolo mette in evidenza le principali modifiche normative previste, quali la digitalizzazione della sanità, l’adozione di approcci precauzionali (“One Health”) e la condivisione equa delle contromisure sanitarie, ma sottolinea anche il rischio che la fretta di concludere i negoziati entro termini prestabiliti comprometta le garanzie costituzionali europee. La riflessione si chiude con un richiamo alla necessità di coerenza tra l’azione esterna dell’Unione e i valori fondativi sanciti dagli articoli 2 e 6 TUE.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


