Il rischio di etnicizzazione dell'adolescenza. Dimensioni socio-politiche e traiettorie pedagogiche

Gli adolescenti di oggi, la generazione Z, hanno pagato un prezzo molto alto, dal punto di vista socio-relazionale e psicologico, per le politiche di contrasto alla diffusione del virus covid-19. Nel periodo post-pandemico si sono sviluppati molti studi che hanno mostrato le difficoltà degli adolescenti nel reinserimento nella vita sociale in presenza. Per far fronte a questi comportamenti disfunzionali degli adolescenti, nel dibattito mediatico e nelle politiche istituzionali del contesto italiano, si può notare negli anni successivi alla pandemia lo sviluppo di un atteggiamento binario. Da un lato l'adolescenza è vista come malattia. Dall'altro lato, come pericolo sociale. In questa prospettiva, l'ipotesi sostenuta in questo testo è che la società adulta stia iniziando a guardare agli adolescenti come ad un nuovo gruppo etnico minore in contrapposizione al mondo adulto maggioritario. L’etnicizzazione dell’adolescenza rischia di cancellare l’approccio pedagogico che vede questa età come bisognosa di cura educativa e non di repressione e punizione.