Studio sulle funzioni politiche della giustizia costituzionale

This essay reflects on the institutional position of the Constitutional Court. According to the author, the Court exercises political functions—not only descriptively, but also normatively, meaning functions that organize and select the general interests of the system in which it operates. Although it acts through judicial forms, the Court contributes to shaping political direction by influencing the legislative agenda and public debate, coordinating the relationships between courts in the process of European integration, reviewing national and regional policies in light of national unity, and admitting or rejecting issues to be decided by popular referendum. The essay thus calls for overcoming neutral interpretations of constitutional justice and proposes to reframe the Court’s functions by identifying possible research paths consistent with this institutional role.

Il saggio si interroga sulla posizione istituzionale della Corte costituzionale. Ad avviso dell’A., la Corte costituzionale esercita (non solo in senso descrittivo ma anche in senso prescrittivo) funzioni politiche, funzioni cioè che ordinano e selezionano gli interessi generali del sistema in cui si trova ad operare. Pur operante attraverso forme giurisdizionali, la Corte costituzionale partecipa alla definizione dell’indirizzo politico attraverso interventi che influenzano l’agenda legislativa e la discussione pubblica, coordina i rapporti tra Corti nel processo di integrazione europea, giudica le politiche degli enti territoriali in funzione della unità della Repubblica, accoglie o respinge le issues sottoponibili alla decisione popolare attraverso referendum. Il saggio invita, pertanto, a superare letture neutrali della giustizia costituzionale e, di conseguenza, ri-sistematizzare le attribuzioni della Corte, individuando alcuni possibili itinerari di ricerca coerenti con una simile collocazione istituzionale.