Le aree interne del nostro Paese, secondo la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), sono caratterizzate principalmente da due dinamiche: spopolamento e marginalizzazione territoriale. Sebbene questi fenomeni possano inizialmente sembrare distanti o inconciliabili, in realtà rappresentano due facce di una stessa medaglia che, se non affrontati adeguatamente, rischiano di consolidare e perpetuare delle forme complesse di disuguaglianza legate alla dimensione territoriale e, in particolar modo, al luogo di residenza. La carenza di servizi essenziali - educativi, sanitari e sociali - nelle aree interne tende a impoverire, infatti, la vivacità del loro tessuto socio-economico e socio-culturale, favorendo contestualmente il loro graduale spopolamento. In questo contributo ci si concentra, in particolare, sulla distribuzione disomogenea dei servizi per la prima infanzia – già caratterizzati da significative disuguaglianze tra Nord e Sud – con il fine di evidenziare come il divario tra centro e periferie aggravi ulteriormente le disuguaglianze nell’accesso e nella fruizione di tali servizi, con un impatto significativo sulle relative capabilities dei bambini e dei potenziali genitori. Attraverso un’analisi dei dati relativi alla distribuzione degli asili nido sul territorio nazionale, si intende mappare le difficoltà e le disuguaglianze che ne derivano per dimostrare come per molte coppie con figli la scelta di trasferirsi verso il centro sia spesso inevitabile con la conseguente negazione del loro ‘diritto a restare’.
Tosoni, N. (2025). La carenza dei servizi nelle aree interne tra disuguaglianze e capabilities: un focus sui servizi per la prima infanzia. Grottaminarda : Delta 3 Edizioni.
La carenza dei servizi nelle aree interne tra disuguaglianze e capabilities: un focus sui servizi per la prima infanzia
Natalia Tosoni
2025
Abstract
Le aree interne del nostro Paese, secondo la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), sono caratterizzate principalmente da due dinamiche: spopolamento e marginalizzazione territoriale. Sebbene questi fenomeni possano inizialmente sembrare distanti o inconciliabili, in realtà rappresentano due facce di una stessa medaglia che, se non affrontati adeguatamente, rischiano di consolidare e perpetuare delle forme complesse di disuguaglianza legate alla dimensione territoriale e, in particolar modo, al luogo di residenza. La carenza di servizi essenziali - educativi, sanitari e sociali - nelle aree interne tende a impoverire, infatti, la vivacità del loro tessuto socio-economico e socio-culturale, favorendo contestualmente il loro graduale spopolamento. In questo contributo ci si concentra, in particolare, sulla distribuzione disomogenea dei servizi per la prima infanzia – già caratterizzati da significative disuguaglianze tra Nord e Sud – con il fine di evidenziare come il divario tra centro e periferie aggravi ulteriormente le disuguaglianze nell’accesso e nella fruizione di tali servizi, con un impatto significativo sulle relative capabilities dei bambini e dei potenziali genitori. Attraverso un’analisi dei dati relativi alla distribuzione degli asili nido sul territorio nazionale, si intende mappare le difficoltà e le disuguaglianze che ne derivano per dimostrare come per molte coppie con figli la scelta di trasferirsi verso il centro sia spesso inevitabile con la conseguente negazione del loro ‘diritto a restare’.| File | Dimensione | Formato | |
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