L’articolo analizza il fenomeno della migrazione di ritorno, inteso come il processo attraverso cui persone migranti rientrano nei paesi d’origine dopo un periodo di permanenza in Italia, con un focus sul ritorno delle donne. Sebbene comunemente classificato come spontaneo, volonta-rio o forzato, il ritorno si configura come un’esperienza complessa, che sfugge a definizioni rigide che spesso vedono nel ritorno il fallimento di un progetto migratorio. Attraverso l’analsi dei dati raccolti in due focus group realizzati nell’ambito del progetto We Propose – Processi, Policy e Network a supporto delle donne che ritornano verso Tunisia e Marocco, che hanno coinvolto attori impegnati nell’ambito dell’inclusione sociale e interculturale, alcuni dei quali con esperienze migratorie dirette, l’articolo mette in luce la complessità del tema. I risultati evidenziano come le decisioni di ritorno siano fortemente influenzate dal contesto comunitario, da fattori socio-politici nei paesi di origine e di destinazione e da un diffuso desiderio di re-migrazione. Il ritorno emerge così come parte di un processo migratorio circolare, dinamico, non riconosciuto dalle politiche migratorie in Italia. Particolare attenzione è rivolta alle espe-rienze delle donne migranti, spesso esposte a processi di stigmatizzazione e marginalizzazione, in Italia così come nel paese d’origine, per cui il ritorno, per quanto desiderato, è difficilmente praticabile. Lo studio invita a ripensare le politiche migratorie attuali, affinché siano in grado di valorizzare il ritorno non come fallimento, ma come parte integrante di una traiettoria mi-gratoria plurale, capace di intercettare le specificità delle categorie sociali che accedono agli strumenti di supporto del ritorno, come, appunto le donne.
Musaro', P., Peca, S. (2024). Il ritorno nel paese d’origine: una favola che fa bene al cuore. AFRICA E MEDITERRANEO, 101, 62-69.
Il ritorno nel paese d’origine: una favola che fa bene al cuore
Musarò PierluigiPrimo
Writing – Original Draft Preparation
;Peca StefaniaSecondo
Writing – Original Draft Preparation
2024
Abstract
L’articolo analizza il fenomeno della migrazione di ritorno, inteso come il processo attraverso cui persone migranti rientrano nei paesi d’origine dopo un periodo di permanenza in Italia, con un focus sul ritorno delle donne. Sebbene comunemente classificato come spontaneo, volonta-rio o forzato, il ritorno si configura come un’esperienza complessa, che sfugge a definizioni rigide che spesso vedono nel ritorno il fallimento di un progetto migratorio. Attraverso l’analsi dei dati raccolti in due focus group realizzati nell’ambito del progetto We Propose – Processi, Policy e Network a supporto delle donne che ritornano verso Tunisia e Marocco, che hanno coinvolto attori impegnati nell’ambito dell’inclusione sociale e interculturale, alcuni dei quali con esperienze migratorie dirette, l’articolo mette in luce la complessità del tema. I risultati evidenziano come le decisioni di ritorno siano fortemente influenzate dal contesto comunitario, da fattori socio-politici nei paesi di origine e di destinazione e da un diffuso desiderio di re-migrazione. Il ritorno emerge così come parte di un processo migratorio circolare, dinamico, non riconosciuto dalle politiche migratorie in Italia. Particolare attenzione è rivolta alle espe-rienze delle donne migranti, spesso esposte a processi di stigmatizzazione e marginalizzazione, in Italia così come nel paese d’origine, per cui il ritorno, per quanto desiderato, è difficilmente praticabile. Lo studio invita a ripensare le politiche migratorie attuali, affinché siano in grado di valorizzare il ritorno non come fallimento, ma come parte integrante di una traiettoria mi-gratoria plurale, capace di intercettare le specificità delle categorie sociali che accedono agli strumenti di supporto del ritorno, come, appunto le donne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


