Enlightening the Black Box of Humanities Research. Methodological Documentation as a Way to Transparency and Accountability of Digital Exhibitions

This article discusses open and reproducible research on Cultural Heritage by presenting the digital twin of the exhibition “The Other Renaissance: Ulisse Aldrovandi and the Wonders of the World” as a case study. After an overview of “reproducibility”, “replicability” and “repeatability” in different research contexts it describes the acquisition and digitisation process, with a focus on the collection of metadata and paradata (e.g., acquisition techniques, individuals responsible, start and completion dates) and on the activities necessary to process, transform, and publish the digital cultural heritage objects and their metadata as FAIR and linked open data. We also describe how open technologies and software were employed throughout to maximise transparency, accountability and the workflow’s re-adoption for the creation of a virtual exhibition in different settings. Finally, we circle back to “reproducible expertise” and mention the obstacles that still exist to transparency and accountability in the scholarly ecosystem.

Questo articolo affronta il tema della ricerca aperta e riproducibile nel campo del Patrimonio Culturale, presentando come caso di studio il gemello digitale della mostra “L’Altro Rinascimento: Ulisse Aldrovandi e le Meraviglie del Mondo”. Dopo una panoramica sui concetti di “riproducibilità”, “replicabilità” e “ripetibilità” in diversi contesti di ricerca, viene descritto il processo di acquisizione e digitalizzazione, con particolare attenzione alla raccolta di metadati e paradati (ad esempio, tecniche di acquisizione, responsabilità di ciascuno, date di inizio e fine) e alle attività necessarie per elaborare, trasformare e pubblicare gli oggetti digitali del patrimonio culturale e i relativi metadati come FAIR e linked open data. Viene inoltre illustrato come siano state impiegate tecnologie e software open source per massimizzare la trasparenza, la tracciabilità e la riutilizzabilità del flusso di lavoro nella creazione di una mostra virtuale in contesti diversi. Infine, tornando al concetto di “competenza riproducibile” (“reproducible expertise”), si menzionano gli ostacoli che ancora persistono alla trasparenza e all’accountability nell’ecosistema accademico.