A fronte delle trasformazioni cui assistiamo il lavoro inteso come macrofunzione di una società è indotto a rivoluzionarsi sotto (almeno) quattro aspetti maggiori: a) la sicurezza sul lavoro; b) la discrezionalità decisionale; la competitività di persone e imprese; il nesso responsabilità-funzione svolta. L’elenco non ha alcuna pretesa di esaustività. Nondimeno esso permette di focalizzare in una ottica di priorità quali siano i target sui quali la domanda di diritti e di giustizia è – già – e sarà in modo crescente nuova. Prima di entrare nel merito di come a questa domanda di diritto la normativa europea sta cercando di rispondere per la parte che attiene alla adozione di regolamenti e direttive, è utile dare un quadro sinottico di come l’intelligenza artificiale operi quello che tecnicamente si chiama un “reshuffling” del sistema “lavoro”, intendendo per “sistema lavoro” tutto il percorso che si dipana dalla creazione di una domanda di lavoro, alla ricerca di una fonte di risposta, alla fissazione dei criteri per scegliere tale fonte – sia essa umana o artificiale – alla organizzazione della fonte di offerta del lavoro scelta, alla definizione dei diritti contrattuali, dei profili previdenziali ed assicurativi, fino alla valutazione delle performance e alla messa in trasparenza degli asset di competitività dell’impresa. Italo Calvino ricorda che la bilancia sulla quale era pesata l’anima nella cultura egizia portava sul piatto attiguo a quello dell’anima una leggerissima piuma, Maat. Ecco, il valore della tensione che si crea nel mondo del lavoro con l’introduzione dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione a quella è prodromica è impercettibile eppur vitale. Come appunto l’effetto del bilanciamento dell’anima con la piuma. Ne va della (qualità della) vita.
Piana, D. (2025). La domanda di diritto e di diritti emergente dal mondo del lavoro nell’era dell’IA. LAVORO, DIRITTI, EUROPA, 2, 1-11.
La domanda di diritto e di diritti emergente dal mondo del lavoro nell’era dell’IA
Piana
2025
Abstract
A fronte delle trasformazioni cui assistiamo il lavoro inteso come macrofunzione di una società è indotto a rivoluzionarsi sotto (almeno) quattro aspetti maggiori: a) la sicurezza sul lavoro; b) la discrezionalità decisionale; la competitività di persone e imprese; il nesso responsabilità-funzione svolta. L’elenco non ha alcuna pretesa di esaustività. Nondimeno esso permette di focalizzare in una ottica di priorità quali siano i target sui quali la domanda di diritti e di giustizia è – già – e sarà in modo crescente nuova. Prima di entrare nel merito di come a questa domanda di diritto la normativa europea sta cercando di rispondere per la parte che attiene alla adozione di regolamenti e direttive, è utile dare un quadro sinottico di come l’intelligenza artificiale operi quello che tecnicamente si chiama un “reshuffling” del sistema “lavoro”, intendendo per “sistema lavoro” tutto il percorso che si dipana dalla creazione di una domanda di lavoro, alla ricerca di una fonte di risposta, alla fissazione dei criteri per scegliere tale fonte – sia essa umana o artificiale – alla organizzazione della fonte di offerta del lavoro scelta, alla definizione dei diritti contrattuali, dei profili previdenziali ed assicurativi, fino alla valutazione delle performance e alla messa in trasparenza degli asset di competitività dell’impresa. Italo Calvino ricorda che la bilancia sulla quale era pesata l’anima nella cultura egizia portava sul piatto attiguo a quello dell’anima una leggerissima piuma, Maat. Ecco, il valore della tensione che si crea nel mondo del lavoro con l’introduzione dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione a quella è prodromica è impercettibile eppur vitale. Come appunto l’effetto del bilanciamento dell’anima con la piuma. Ne va della (qualità della) vita.| File | Dimensione | Formato | |
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