Una storia dell’estetica deve fare i conti con un paradosso costitutivo. La disciplina filosofica nasce infatti intorno alla metà del sec. XVIII grazie ad Alexander Baumgarten. Dei problemi che ne costituiscono l’oggetto però – il bello, l’arte, la sensibilità –, la filosofia si era occupata fin dai suoi albori. Questo volume ricostruisce i tratti dell’intera vicenda, dai pitagorici fino ad Arthur Danto, mediante una serie di profili monografici ognuno dei quali costituisce un approfondimento critico. Nell’ipotesi che sorregge il libro, la nascita dell’estetica si realizza nel momento in cui il bello non rappresenta più l’argomento fondamentale della teodicea; vale a dire, l’argomento della bellezza del mondo non costituisce più la prova inconfutabile dell’esistenza di Dio. Il nesso Baumgarten-Kant può essere indicato come il fulcro del volume. Mentre spetta a Hegel, e al privilegio da lui accordato al bello artistico rispetto al bello della natura, l’aver considerato l’arte come ciò in cui il sensibile e l’ideale possono trovare un accordo, secondo il mirabile doppio senso della parola “senso”.
Caramelli, E., Gentili, C. (2025). Storia dell'estetica. Milano : Le Monnier.
Storia dell'estetica
Eleonora Caramelli
;Carlo Gentili
2025
Abstract
Una storia dell’estetica deve fare i conti con un paradosso costitutivo. La disciplina filosofica nasce infatti intorno alla metà del sec. XVIII grazie ad Alexander Baumgarten. Dei problemi che ne costituiscono l’oggetto però – il bello, l’arte, la sensibilità –, la filosofia si era occupata fin dai suoi albori. Questo volume ricostruisce i tratti dell’intera vicenda, dai pitagorici fino ad Arthur Danto, mediante una serie di profili monografici ognuno dei quali costituisce un approfondimento critico. Nell’ipotesi che sorregge il libro, la nascita dell’estetica si realizza nel momento in cui il bello non rappresenta più l’argomento fondamentale della teodicea; vale a dire, l’argomento della bellezza del mondo non costituisce più la prova inconfutabile dell’esistenza di Dio. Il nesso Baumgarten-Kant può essere indicato come il fulcro del volume. Mentre spetta a Hegel, e al privilegio da lui accordato al bello artistico rispetto al bello della natura, l’aver considerato l’arte come ciò in cui il sensibile e l’ideale possono trovare un accordo, secondo il mirabile doppio senso della parola “senso”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


