Durante quella che Eric J. Hobsbawm ha definito l’età degli imperi (1875-1914), numerosissimi scrittori belgi (il più delle volte funzionari – militari, medici, giudici, politici – convertiti alla letteratura), più o meno consciamente influenzati dal discorso imperialista ufficiale, mettono in atto una serie di strategie discorsive che permettono di superare l’immagine, allora diffusa, di un’Africa tenebrosa, pericolosa e maledetta, e di presentare viceversa l’impresa coloniale come funzionale al ritrovamento – di fatto alla creazione, all’invenzione – dell’«anima» belga e dell’unità nazionale.
M. C. Gnocchi (2005). (Ri)nascere altrove. Strategie discorsive al servizio della conquista belga dell’Africa centrale. LA QUESTIONE ROMANTICA, 18-19, 127-141.
(Ri)nascere altrove. Strategie discorsive al servizio della conquista belga dell’Africa centrale
GNOCCHI, MARIA CHIARA
2005
Abstract
Durante quella che Eric J. Hobsbawm ha definito l’età degli imperi (1875-1914), numerosissimi scrittori belgi (il più delle volte funzionari – militari, medici, giudici, politici – convertiti alla letteratura), più o meno consciamente influenzati dal discorso imperialista ufficiale, mettono in atto una serie di strategie discorsive che permettono di superare l’immagine, allora diffusa, di un’Africa tenebrosa, pericolosa e maledetta, e di presentare viceversa l’impresa coloniale come funzionale al ritrovamento – di fatto alla creazione, all’invenzione – dell’«anima» belga e dell’unità nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.