Il contributo analizza criticamente la recente sentenza della Corte di giustizia nella causa C-53/23, Forumul Judecătorilor din România, con cui è stata negata alle associazioni della magistratura rumena la legittimazione ad agire dinanzi ai giudici nazionali sulla sola base del diritto dell’Unione, in particolare degli articoli 2 e 19 TUE e degli articoli 12 e 47 della Carta dei diritti fondamentali. La pronuncia viene esaminata nel contesto più ampio del fenomeno del rule of law backsliding e del crescente attivismo delle associazioni giudiziarie nella difesa dell’indipendenza del potere giudiziario. Dopo aver ricostruito il contesto giuridico e istituzionale nazionale all’origine del rinvio pregiudiziale, si analizza l’argomentazione della Corte, incentrata sui principi di autonomia procedurale nazionale e sui limiti imposti dai principi di equivalenza ed effettività. Particolare attenzione è dedicata alle implicazioni sistemiche della sentenza, anche alla luce del caso Medel, in cui il Tribunale dell’UE aveva già escluso la legittimazione attiva delle associazioni dei giudici nei ricorsi diretti contro atti dell’Unione.

Lanotte, M. (2024). La richiesta (negata) delle associazioni dei giudici rumeni ad ottenere la legittimazione ad agire dinnanzi alle autorità nazionali in forza del diritto UE. RIVISTA DEL CONTENZIOSO EUROPEO, 2024(2), 264-272.

La richiesta (negata) delle associazioni dei giudici rumeni ad ottenere la legittimazione ad agire dinnanzi alle autorità nazionali in forza del diritto UE

miriana lanotte
2024

Abstract

Il contributo analizza criticamente la recente sentenza della Corte di giustizia nella causa C-53/23, Forumul Judecătorilor din România, con cui è stata negata alle associazioni della magistratura rumena la legittimazione ad agire dinanzi ai giudici nazionali sulla sola base del diritto dell’Unione, in particolare degli articoli 2 e 19 TUE e degli articoli 12 e 47 della Carta dei diritti fondamentali. La pronuncia viene esaminata nel contesto più ampio del fenomeno del rule of law backsliding e del crescente attivismo delle associazioni giudiziarie nella difesa dell’indipendenza del potere giudiziario. Dopo aver ricostruito il contesto giuridico e istituzionale nazionale all’origine del rinvio pregiudiziale, si analizza l’argomentazione della Corte, incentrata sui principi di autonomia procedurale nazionale e sui limiti imposti dai principi di equivalenza ed effettività. Particolare attenzione è dedicata alle implicazioni sistemiche della sentenza, anche alla luce del caso Medel, in cui il Tribunale dell’UE aveva già escluso la legittimazione attiva delle associazioni dei giudici nei ricorsi diretti contro atti dell’Unione.
2024
Lanotte, M. (2024). La richiesta (negata) delle associazioni dei giudici rumeni ad ottenere la legittimazione ad agire dinnanzi alle autorità nazionali in forza del diritto UE. RIVISTA DEL CONTENZIOSO EUROPEO, 2024(2), 264-272.
Lanotte, Miriana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1018408
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