Il ridimensionamento dell’approccio del legislatore europeo (e nazionale) alla “piena trasparenza”: il caso Luxembourg Business Registers.

La Corte di Giustizia, con le cause riunite C‑37/20 e C‑601/20, ha dichiarato invalido l’art. 30, par. 5 della direttiva antiriciclaggio (UE) 2018/843, contrastando l’estensione dell’accesso pubblico ai dati sui titolari effettivi. Il contributo esplora il conflitto tra l’obiettivo di trasparenza — volto a prevenire riciclaggio e finanziamento del terrorismo — e i diritti fondamentali alla protezione dei dati e alla privacy sanciti dagli artt. 7 e 8 della Carta. L’analisi approfondisce le conclusioni dell’Avvocato Generale Pitruzzella, la decisione della Corte e le implicazioni per la modulazione tra trasparenza e diritti fondamentali nei registri pubblici. Il contributo si conclude con una riflessione critica sulle scelte legislative europee e nazionali in tema di trasparenza regolatoria.