Il contributo si propone di analizzare i tratti peculiari della Direttiva UE 2017/1371 e del Regolamento EPPO in materia di tutela degli interessi finanziari con specifico riferimento al fenomeno delle frodi carosello. La recente vicenda Taricco ha posto in luce la relazione problematica tra il diritto penale nazionale e il diritto europeo, che vede contrapposti, da un lato il timore e le resistenze degli Stati all’attribuzione di competenze penali all’Unione, dall’altro lato la necessità per l’Europa di perseguire reati che, sfruttando le potenzialità derivanti dalla libera circolazione, assumono una dimensione transnazionale. Ci si chiede se il problema relativo all’impunità degli autori di frodi carosello, evidenziato nell’ordinanza di rinvio pregiudiziale del giudice cuneense, sia stato effettivamente risolto dai recenti interventi normativi di matrice europea o se, invece, altri sono i profili problematici che l’interprete – e ancora prima il legislatore – è chiamato a risolvere. Qualche considerazione conclusiva sarà dedicata alla Procura Europea e al suo possibile contributo alla tutela degli interessi finanziari europei.
Lanotte, M. (2019). L’impunità degli autori delle frodi carosello e le contromisure per la tutela degli interessi finanziari europei: la Direttiva PIF e il Regolamento EPPO, in Diritto penale contemporaneo. DIRITTO PENALE CONTEMPORANEO, 6(6), 189-206.
L’impunità degli autori delle frodi carosello e le contromisure per la tutela degli interessi finanziari europei: la Direttiva PIF e il Regolamento EPPO, in Diritto penale contemporaneo
miriana lanotte
2019
Abstract
Il contributo si propone di analizzare i tratti peculiari della Direttiva UE 2017/1371 e del Regolamento EPPO in materia di tutela degli interessi finanziari con specifico riferimento al fenomeno delle frodi carosello. La recente vicenda Taricco ha posto in luce la relazione problematica tra il diritto penale nazionale e il diritto europeo, che vede contrapposti, da un lato il timore e le resistenze degli Stati all’attribuzione di competenze penali all’Unione, dall’altro lato la necessità per l’Europa di perseguire reati che, sfruttando le potenzialità derivanti dalla libera circolazione, assumono una dimensione transnazionale. Ci si chiede se il problema relativo all’impunità degli autori di frodi carosello, evidenziato nell’ordinanza di rinvio pregiudiziale del giudice cuneense, sia stato effettivamente risolto dai recenti interventi normativi di matrice europea o se, invece, altri sono i profili problematici che l’interprete – e ancora prima il legislatore – è chiamato a risolvere. Qualche considerazione conclusiva sarà dedicata alla Procura Europea e al suo possibile contributo alla tutela degli interessi finanziari europei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


