Il presente contributo esamina il contratto di rete come strumento giuridico e organizzativo volto a sostenere e sviluppare l’aggregazione di società sportive di piccole e medie dimensioni, particolarmente colpite dalle difficoltà economiche e gestionali che caratterizzano il contesto sportivo italiano. Tali realtà, spesso attive esclusivamente a livello locale e prive di risorse finanziarie adeguate, affrontano crescenti difficoltà legate ai costi operativi, alla scarsa visibilità e alla limitata capacità di attrarre finanziamenti. In questo scenario, il contratto di rete si configura come un’opportunità concreta per favorire forme strutturate di aggregazione e collaborazione tra enti sportivi e non, finalizzate alla condivisione di risorse, competenze e infrastrutture. Dopo aver ricostruito il quadro normativo di riferimento - a partire dall’articolo 3, commi 4-ter e ss., D.L. 5/2009 - l’analisi si sofferma sulle caratteristiche del contratto di rete, sulle sue articolazioni e sugli aspetti formali e sostanziali della sua stipulazione. L’obiettivo è quello di evidenziare i vantaggi strategici che derivano dall’adozione di tale strumento in ambito sportivo, nonché le potenzialità da esso offerte. Il saggio propone, infine, una riflessione critica sulle prospettive applicative e sulle principali sfide operative per una diffusione efficace di questo modello collaborativo nel tessuto sportivo nazionale.
Zoppellari, M., Riccardi, F. (2025). Contratto di rete: un salvagente per le società sportive di piccole e medie dimensioni. ASSOCIAZIONI E SPORT, 5/2025, 34-43.
Contratto di rete: un salvagente per le società sportive di piccole e medie dimensioni
Mario Zoppellari;
2025
Abstract
Il presente contributo esamina il contratto di rete come strumento giuridico e organizzativo volto a sostenere e sviluppare l’aggregazione di società sportive di piccole e medie dimensioni, particolarmente colpite dalle difficoltà economiche e gestionali che caratterizzano il contesto sportivo italiano. Tali realtà, spesso attive esclusivamente a livello locale e prive di risorse finanziarie adeguate, affrontano crescenti difficoltà legate ai costi operativi, alla scarsa visibilità e alla limitata capacità di attrarre finanziamenti. In questo scenario, il contratto di rete si configura come un’opportunità concreta per favorire forme strutturate di aggregazione e collaborazione tra enti sportivi e non, finalizzate alla condivisione di risorse, competenze e infrastrutture. Dopo aver ricostruito il quadro normativo di riferimento - a partire dall’articolo 3, commi 4-ter e ss., D.L. 5/2009 - l’analisi si sofferma sulle caratteristiche del contratto di rete, sulle sue articolazioni e sugli aspetti formali e sostanziali della sua stipulazione. L’obiettivo è quello di evidenziare i vantaggi strategici che derivano dall’adozione di tale strumento in ambito sportivo, nonché le potenzialità da esso offerte. Il saggio propone, infine, una riflessione critica sulle prospettive applicative e sulle principali sfide operative per una diffusione efficace di questo modello collaborativo nel tessuto sportivo nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


