Moving beyond the collective oblivion of the Italian colonial past

This study explores the contrasting dynamics between artivists’ efforts to amplify the voice of the Eritrean community in Milan and the Municipality of Milan’s decision to dedicate the Public Gardens and a statue to Indro Montanelli. The monument serves as an exemplary case study, having been at the centre of a series of events that highlight the need to address the complexities of history and the issue of celebration in the urban context. The analysis of the protests against Montanelli’s statue—and its vandalization—illustrates how one of the key functions of both museums and public monuments is their agency in shaping collective memory. Furthermore, the article assesses MUDEC’s effective role as an institutional actor in the public debate on our shared past, noting how the museum has actively engaged the public by incorporating diverse perspectives and collaborating with historically underrepresented groups, such as Milan’s African descendants.

L’articolo esplora le dinamiche contrastanti tra gli sforzi degli artivisti per amplificare la voce della comunità eritrea a Milano e la decisione del Comune di Milano di dedicare i Giardini Pubblici e una statua a Indro Montanelli. Il monumento rappresenta un caso di studio di particolare interesse, essendo stato al centro di una serie di eventi che mettono in evidenza la necessità di affrontare le complessità della storia e il problema della dimensione celebrativa nel contesto urbano. L’analisi delle proteste contro la statua di Montanelli – e degli atti di vandalismo – illustra come una delle funzioni chiave dei musei e dei monumenti pubblici sia il loro ruolo nel plasmare la memoria collettiva di una comunità. Inoltre, l’articolo prende in esame la capacità del MUDEC di inserirsi come attore istituzionale nel dibattito pubblico sul nostro passato condiviso, evidenziando come il museo abbia attivamente coinvolto il pubblico integrando prospettive diverse e collaborando con gruppi storicamente poco rappresentati, come le persone afro-discendenti di Milano.