Nel difficile anno accademico 2020/21, quando le lezioni potevano svolgersi unicamente da remoto, il corso di Museologia del contemporaneo ha proposto agli studenti di approfondire il tema della museologia radi-cale, partendo dal testo di Claire Bishop Museologia Radicale. Ovvero, cos’è ‘contemporaneo’ nei musei d’arte contemporanea?. Il breve testo, pubblicato a Londra alla fine del 2013, e tradotto in italiano nel 2017, riprendeva il filo di un acceso dibattito internazionale, delineando una sorta di manifesto per una nuova concezione di museo contemporaneo. Centro della riflessione è la definizione di “contemporaneità dialogica”, dove per contemporaneo si intende un metodo, più che la delimitazione temporale di un periodo. L’aggettivo, cioè, non identifica i materiali di una collezione ma la sua dinamizzazione, quella capacità di intercettare i punti sensibili del nostro tempo e di metterli in evidenza attraverso relazioni virtuose. Le formule chiave riportate da Bishop: macchine del tempo, archi-vio dei beni comuni, ripetizioni, sintetizzavano le esperienze di tre istituzioni europee: il Van Abbemuseum di Eindhoven, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid e il Museum of Contemporary Art Metelkova (MSUM) di Lubiana.
Cataldo, M., Martini, G., Orrù, G., Storniello, A., Lucia Tavella, M., Zagnoni, F. (2022). Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia. FIGURE, 5, 176-195.
Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia
Martina Cataldo;Giorgio Martini;Anna Storniello;Francesco Zagnoni
2022
Abstract
Nel difficile anno accademico 2020/21, quando le lezioni potevano svolgersi unicamente da remoto, il corso di Museologia del contemporaneo ha proposto agli studenti di approfondire il tema della museologia radi-cale, partendo dal testo di Claire Bishop Museologia Radicale. Ovvero, cos’è ‘contemporaneo’ nei musei d’arte contemporanea?. Il breve testo, pubblicato a Londra alla fine del 2013, e tradotto in italiano nel 2017, riprendeva il filo di un acceso dibattito internazionale, delineando una sorta di manifesto per una nuova concezione di museo contemporaneo. Centro della riflessione è la definizione di “contemporaneità dialogica”, dove per contemporaneo si intende un metodo, più che la delimitazione temporale di un periodo. L’aggettivo, cioè, non identifica i materiali di una collezione ma la sua dinamizzazione, quella capacità di intercettare i punti sensibili del nostro tempo e di metterli in evidenza attraverso relazioni virtuose. Le formule chiave riportate da Bishop: macchine del tempo, archi-vio dei beni comuni, ripetizioni, sintetizzavano le esperienze di tre istituzioni europee: il Van Abbemuseum di Eindhoven, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid e il Museum of Contemporary Art Metelkova (MSUM) di Lubiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


