The Day After the CoFoE (Act II): The EU Treaty Revision at the Mercy of Enlargement?

Almost two years after the end of the Conference on the Future of Europe (CoFoE), the spotlight of the European political scene seems to be focused (almost) exclusively on the possibility/need to broaden the borders of the large European family. Against the current geopolitical background, the Commission, the Council and the European Council see enlargement as a major priority. Marginal, on the other hand, is the issue of internal institutional reforms, except for those that, without requiring a revision of primary law, could make it possible to overcome situations of paralysis in the Union’s decision-making process. The only strenuous defender of European citizens’ demands seems to be the Parliament, which sets CoFoE’s final recommendations as the starting point for its recent proposal to reform the Treaties. Taking into account these different positions, the present contribution aims at highlighting their potential problematic issues in terms of respect for the core values and principles of the European order. Without any ambition to provide definitive answers, the intention is rather to stimulate further reflection on the constitutional implications of some of the avenues envisaged for the future of the European Union.

A quasi due anni dalla chiusura dei lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa (CoFoE), i riflettori della scena politica europea sembrano essere puntati (quasi) esclusivamente sulla possibilità/necessità di allargare i confini della grande famiglia europea. A fronte dell’attuale contesto geopolitico, la Commissione, il Consiglio e il Consiglio europeo vedono nell’allargamento una priorità assoluta. Marginale, invece, il tema delle riforme istituzionali interne, ad eccezione di quelle che, senza richiedere una revisione delle norme di diritto primario, potrebbero consentire di superare situazioni di paralisi nel processo decisionale dell’Unione. L’unico effettivo difensore delle istanze dei cittadini europei pare essere il Parlamento, il quale pone le raccomandazioni finali della CoFoE come punto di partenza della sua recente proposta di riforma dei Trattati. Dando conto di queste differenti posizioni, il presente contributo mira a evidenziarne i possibili profili di problematicità quanto al rispetto dei valori e dei principi cardine dell’ordinamento europeo. Senza alcuna ambizione di fornire risposte definitive, l’intento è piuttosto di stimolare riflessioni future sulle implicazioni costituzionali di alcune delle strade prospettate per l’avvenire dell’Unione europea.