Nel saggio "Il problema del potere. Introduzione al corso di scienza della politica" di Norberto Bobbio (Giappichelli, Torino 2020), proprio come in un viaggio in cui si esplorano gli angoli più riposti e i segreti meglio custoditi, egli ci conduce, passo dopo passo, nelle vie meno frequentate di quella che allora era in Italia una disciplina ancora priva di uno statuto autonomo nell’ordinamento universitario del tempo: la Scienza Politica. Prima di tutto: all’interno del metodo, i cui caratteri essenziali sono da Bobbio individuati nella empiricità (l’analisi dei “risultati” oggettivi prodotti dalle azioni degli individui e dei gruppi), nella descrittività (l’assenza, cioè, di un intento normativo) e nella avalutatività (il suo fondarsi su “giudizi di fatto” piuttosto che su “giudizi di valore”). Una volta stabiliti questi capisaldi, Bobbio passa ad illustrare il problema più dibattuto della Scienza politica: quello del potere. Oltrepassando l’insoddisfacente distinzione di Carl Friedrich tra la concezione sostanzialistica, che vede il potere come una sostanza materiale da conquistare, e la concezione relazionale, che lo identifica in un rapporto asimmetrico tra un soggetto dominante e uno dominato, Bobbio ne ravvisa l' essenza più intima nella componente soggettivistica e relazionale, in virtù dell’importanza centrale che i rapporti intersoggettivi rivestono nelle scienze sociali e politiche.
DE SANTIS, L. (2020). Recensioni - Norberto Bobbio, Il problema del potere. Introduzione al corso di scienza della politica. ARCHIVIO STORICO DEL SANNIO, 1-2(XXV), 133-135.
Recensioni - Norberto Bobbio, Il problema del potere. Introduzione al corso di scienza della politica
Lavinia De Santis
2020
Abstract
Nel saggio "Il problema del potere. Introduzione al corso di scienza della politica" di Norberto Bobbio (Giappichelli, Torino 2020), proprio come in un viaggio in cui si esplorano gli angoli più riposti e i segreti meglio custoditi, egli ci conduce, passo dopo passo, nelle vie meno frequentate di quella che allora era in Italia una disciplina ancora priva di uno statuto autonomo nell’ordinamento universitario del tempo: la Scienza Politica. Prima di tutto: all’interno del metodo, i cui caratteri essenziali sono da Bobbio individuati nella empiricità (l’analisi dei “risultati” oggettivi prodotti dalle azioni degli individui e dei gruppi), nella descrittività (l’assenza, cioè, di un intento normativo) e nella avalutatività (il suo fondarsi su “giudizi di fatto” piuttosto che su “giudizi di valore”). Una volta stabiliti questi capisaldi, Bobbio passa ad illustrare il problema più dibattuto della Scienza politica: quello del potere. Oltrepassando l’insoddisfacente distinzione di Carl Friedrich tra la concezione sostanzialistica, che vede il potere come una sostanza materiale da conquistare, e la concezione relazionale, che lo identifica in un rapporto asimmetrico tra un soggetto dominante e uno dominato, Bobbio ne ravvisa l' essenza più intima nella componente soggettivistica e relazionale, in virtù dell’importanza centrale che i rapporti intersoggettivi rivestono nelle scienze sociali e politiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


