Il 25 marzo 1957 si celebrava a Roma la cerimonia di firma dei Trattati istitutivi della Comunità Economica Europea e della Comunità Europea per l’Energia Atomica. Le due Comunità, che sarebbero formalmente nate l’anno successivo, si aggiungevano alla neocostituita Comunità Europea per il Carbone e l’Acciaio ed avrebbero dato vita assieme ad essa al fondamento del processo di integrazione poi consolidatosi con la nascita e l’affermazione dell’Unione Europea (UE). 68 anni dopo, le sfide che l’Unione Europea ed i suoi Stati membri si trovano a dover affrontare, benché diverse, richiamano da vicino quelle che caratterizzarono gli anni della fondazione: il ristabilimento della pace in un continente lacerato da un conflitto che ha cambiato gli assetti delle relazioni internazionali; la protezione del libero commercio rispetto al riaffacciarsi di approcci protezionistici e caratterizzati dalla coercizione economica; il contrasto nei confronti delle spinte centrifughe e disgregazioniste sostenute da populismi e movimenti neonazisti e neofascisti. Nel suo editoriale del 12 marzo 2025, Enrico Letta ha individuato con chiarezza cristallina le 5 lezioni sulle quali costruire la reazione europea all’attuale (dis)ordine globale. In questo contributo, vorrei evidenziare 5 priorità che l’Unione Europea ed i suoi Stati membri dovrebbero darsi per garantire, sul piano giuridico, che possa continuare a rafforzarsi l’integrazione avviata nel secolo scorso, consentendo all’Unione di affermarsi davvero come Unione di diritto.
Casolari, F. (2025). Per una vera Unione di diritto: cinque priorità per l’ordinamento giuridico dell’Unione Europea. FEDERALISMI.IT, 24(9), 4-14.
Per una vera Unione di diritto: cinque priorità per l’ordinamento giuridico dell’Unione Europea
Casolari, FedericoWriting – Original Draft Preparation
2025
Abstract
Il 25 marzo 1957 si celebrava a Roma la cerimonia di firma dei Trattati istitutivi della Comunità Economica Europea e della Comunità Europea per l’Energia Atomica. Le due Comunità, che sarebbero formalmente nate l’anno successivo, si aggiungevano alla neocostituita Comunità Europea per il Carbone e l’Acciaio ed avrebbero dato vita assieme ad essa al fondamento del processo di integrazione poi consolidatosi con la nascita e l’affermazione dell’Unione Europea (UE). 68 anni dopo, le sfide che l’Unione Europea ed i suoi Stati membri si trovano a dover affrontare, benché diverse, richiamano da vicino quelle che caratterizzarono gli anni della fondazione: il ristabilimento della pace in un continente lacerato da un conflitto che ha cambiato gli assetti delle relazioni internazionali; la protezione del libero commercio rispetto al riaffacciarsi di approcci protezionistici e caratterizzati dalla coercizione economica; il contrasto nei confronti delle spinte centrifughe e disgregazioniste sostenute da populismi e movimenti neonazisti e neofascisti. Nel suo editoriale del 12 marzo 2025, Enrico Letta ha individuato con chiarezza cristallina le 5 lezioni sulle quali costruire la reazione europea all’attuale (dis)ordine globale. In questo contributo, vorrei evidenziare 5 priorità che l’Unione Europea ed i suoi Stati membri dovrebbero darsi per garantire, sul piano giuridico, che possa continuare a rafforzarsi l’integrazione avviata nel secolo scorso, consentendo all’Unione di affermarsi davvero come Unione di diritto.| File | Dimensione | Formato | |
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