La fase di investimenti senza precedenti aperta con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, giunta al suo culmine, continua a stimolare dibattito e sollevare ambiguità, ma offre spunti di riflessione sulla pratica della pianificazione. Se da un lato il PNRR sembra poter indubbiamente produrre importanti opportunità per la rigenerazione dei territori urbani e metropolitani, dall’altro appare come un programma di procedure e opere pubbliche, stabilito dal governo centrale senza un effettivo confronto preliminare con le regioni e le comunità locali (Viesti et al., 2022) e con rare indicazioni sulla territorializzazione degli investimenti (oltre che sul monitoraggio e valutazione di impatto a essi collegati); di fatto, mette in relazione politiche e progetti senza passare attraverso la dimensione pianificatoria. Questa architettura da un lato deresponsabilizza il governo circa l’effettiva efficacia del Pnrr come volano di sviluppo, dall’altro attribuisce una grande responsabilità alla pratica pianificatoria delle città. In questo scenario, le Città Metropolitane sono messe alla prova nella loro di gestire, coordinare, monitorare e implementare progetti in modo da rispondere agli obiettivi stabiliti dai bandi nazionali e dagli obiettivi europei. Forti dell’evoluzione degli ultimi anni degli strumenti metropolitani e del coordinamento progettuale - specialmente grazie ai fondi europei e ai programmi nazionali parzialmente finanziati dall'UE - le Città Metropolitane hanno coordinato la selezione dei progetti sulla base dei loro piani strategici e in accordo con le Regioni. Un approfondimento sulle Città Metropolitane di Bologna e Firenze consente di fare il punto su come (e se) questa sia riuscita a mettere in pratica gli strumenti del Pnrr in un contesto caratterizzato da accelerazioni e ambiguità, fra sovrapposizioni e superfetazioni rispetto ai meccanismi pianificatori già in essere. Attraverso interviste a funzionari e dirigenti, l’articolo ricostruisce il quadro di come le due città metropolitane abbiano affrontato il mutamento della struttura amministrativa e progettuale richiesto dal Pnrr, la mutata collaborazione con i comuni e il coinvolgimento degli stakeholder; come abbiano lavorato per definire punti di coerenza sulle questioni strategiche metropolitane lasciando liberi gli strumenti progettuali di agire al tempo stesso; se e in che maniera sia possibile pensare a una revisione da stato d’eccezione a pratica pianificatoria stabile della città metropolitana. Attraverso i risultati preliminari dell'analisi comparativa con la Città Metropolitana di Firenze nell’ambito del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN 2022) "Città Metropolitane sotto il PNRR", l'articolo descrive il contesto, gli obiettivi e i primi risultati della ricerca, mettendo in luce i cambiamenti strutturali e le sfide affrontate nella gestione e implementazione dei progetti di rigenerazione urbana, sia pre che post PNRR a Bologna e Firenze.
Massari, M., Rizzuto, F., Sabatini, F. (2025). Pianificazione in pratica: l'impatto del PNRR sulla Città Metropolitana. Roma : INU Edizioni.
Pianificazione in pratica: l'impatto del PNRR sulla Città Metropolitana
Martina Massari;Francesca Sabatini
2025
Abstract
La fase di investimenti senza precedenti aperta con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, giunta al suo culmine, continua a stimolare dibattito e sollevare ambiguità, ma offre spunti di riflessione sulla pratica della pianificazione. Se da un lato il PNRR sembra poter indubbiamente produrre importanti opportunità per la rigenerazione dei territori urbani e metropolitani, dall’altro appare come un programma di procedure e opere pubbliche, stabilito dal governo centrale senza un effettivo confronto preliminare con le regioni e le comunità locali (Viesti et al., 2022) e con rare indicazioni sulla territorializzazione degli investimenti (oltre che sul monitoraggio e valutazione di impatto a essi collegati); di fatto, mette in relazione politiche e progetti senza passare attraverso la dimensione pianificatoria. Questa architettura da un lato deresponsabilizza il governo circa l’effettiva efficacia del Pnrr come volano di sviluppo, dall’altro attribuisce una grande responsabilità alla pratica pianificatoria delle città. In questo scenario, le Città Metropolitane sono messe alla prova nella loro di gestire, coordinare, monitorare e implementare progetti in modo da rispondere agli obiettivi stabiliti dai bandi nazionali e dagli obiettivi europei. Forti dell’evoluzione degli ultimi anni degli strumenti metropolitani e del coordinamento progettuale - specialmente grazie ai fondi europei e ai programmi nazionali parzialmente finanziati dall'UE - le Città Metropolitane hanno coordinato la selezione dei progetti sulla base dei loro piani strategici e in accordo con le Regioni. Un approfondimento sulle Città Metropolitane di Bologna e Firenze consente di fare il punto su come (e se) questa sia riuscita a mettere in pratica gli strumenti del Pnrr in un contesto caratterizzato da accelerazioni e ambiguità, fra sovrapposizioni e superfetazioni rispetto ai meccanismi pianificatori già in essere. Attraverso interviste a funzionari e dirigenti, l’articolo ricostruisce il quadro di come le due città metropolitane abbiano affrontato il mutamento della struttura amministrativa e progettuale richiesto dal Pnrr, la mutata collaborazione con i comuni e il coinvolgimento degli stakeholder; come abbiano lavorato per definire punti di coerenza sulle questioni strategiche metropolitane lasciando liberi gli strumenti progettuali di agire al tempo stesso; se e in che maniera sia possibile pensare a una revisione da stato d’eccezione a pratica pianificatoria stabile della città metropolitana. Attraverso i risultati preliminari dell'analisi comparativa con la Città Metropolitana di Firenze nell’ambito del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN 2022) "Città Metropolitane sotto il PNRR", l'articolo descrive il contesto, gli obiettivi e i primi risultati della ricerca, mettendo in luce i cambiamenti strutturali e le sfide affrontate nella gestione e implementazione dei progetti di rigenerazione urbana, sia pre che post PNRR a Bologna e Firenze.| File | Dimensione | Formato | |
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