Per una nuova etica della condizione umana: l’educazione alla cittadinanza come pratica di sviluppo di life skills, agency e “futuro”

La complessità del nostro tempo pone l’educazione di fronte a nuove sfide. Tra queste quella del disagio giovanile che rischia di arrestare la costitutiva apertura al possibile dei giovani. Contro tale rischio l’educazione deve divenire momento di coltivazione di competenze cognitive, ma anche noncognitive indispensabili per far fronte alla complessità costitutiva della realtà (OMS. 1994). Ciò diviene ancor più urgente se si prende atto della correlazione esistente tra disagio giovanile e assenza di agency. È compito della pedagogia riflettere sul contributo che l’educazione, formale, informale e non formale, può portare allo sviluppo dell’agency per contrastare il disagio giovanile a partire dalla promozione delle life skills. La riflessione si svilupperà sulla base di alcuni approcci teorici: capability approach, Positive Youth Development, teoria dell’autoefficacia con uno sguardo specifico all’educazione alla cittadinanza attiva come pratica di sviluppo del “futuro”, delle life skills e dell’agency.