LA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE POST MORTEM: SEPARAZIONE PATRIMONIALE, CONCORSO DI PROCEDURE E AZIONI REVOCATORIE

The essay investigates the attitude of post-mortem bankruptcy with respect to the succession, at least in part already occured. Taking as its starting point the effects of bankruptcy proceedings on the assets of the deceased debtor (in particular, in line with a recent and innovative arrest of the Supreme Court, the so-called divestment), the focus will be adressed on the interferences with the so-called civil separation (of assets), governed by Articles 512 et seq. of the Italian Civil Code. The analysis then moves to the relationship between the insolvency of the inheritor and the one of the de cuius, as well as the fate of the acts put in place between death of the debtor and the bankruptcy declaration, in order to assess their revocability according to the Italian law.

Il saggio indaga l’atteggiarsi della liquidazione giudiziale post mortem rispetto al fenomeno successorio, almeno in parte già manifestatosi. Prendendo le mosse dagli effetti dell’apertura della procedura concorsuale sul patrimonio del debitore defunto (in particolare, in linea con un recente ed innovativo arresto della Suprema Corte, il c.d. spossessamento), ci si sofferma sulle interferenze con la c.d. separazione (dei beni) civilistica, disciplinata dagli artt. 512 ss. c.c. L’analisi si sposta, poi, sul rapporto tra l’insolvenza dell’erede e quella del de cuius nonché sulla sorte degli atti posti in essere tra la morte del debitore e l’apertura della procedura, onde saggiarne la revocabilità.