La posizione ambigua di Freud sul ruolo del linguaggio nei processi inconsci ha portato a una netta divisione nella ricezione filosofica delle sue idee. Da un lato, ci si concentra su concetti come impulsi, spiegazioni e pulsioni pre-sociali, mentre dall’altro si enfatizzano gli atti linguistici, l’interpretazione, le ragioni e i processi sociali. Le implicazioni per lo status scientifico della psicoanalisi sono chiare. Alcuni ritengono che la psicoanalisi voglia affermarsi come scienza esatta e naturale. Altri classificano la psicoanalisi come una scienza interpretativa. L’obiettivo principale di questo lavoro è duplice: in primo luogo, confrontare le interpretazioni del pensiero di Freud da parte di due figure di spicco della filosofia del XX secolo con retroterra culturali in parte diversi, Ricoeur e Rorty. In secondo luogo, promuovere un dialogo tra una lettura ermeneutica e una (neo) pragmatista della psicoanalisi. La nostra ipotesi è che una prospettiva pragmatista possa aiutare a integrare e ricostruire le intuizioni più perspicaci e produttive dell’interpretazione ermeneutica della psicoanalisi. In ultima analisi, ciò implica riconsiderare, da un punto di vista ermeneutico-(neo)pragmatista, la questione dello status scientifico della psicoanalisi al di là degli stretti confini stabiliti dal modello natura versus cultura.
Santarelli, M., Bella, M. (2024). PER UNA SCIENZA ERMENEUTICA DELL’INCONSCIO. IL DIBATTITO SULLA PSICOANALISI FREUDIANA TRA PAUL RICOEUR E RICHARD RORTY. IL VELTRO, 68(3-4), 81-98.
PER UNA SCIENZA ERMENEUTICA DELL’INCONSCIO. IL DIBATTITO SULLA PSICOANALISI FREUDIANA TRA PAUL RICOEUR E RICHARD RORTY
Santarelli Matteo;Bella Michela
2024
Abstract
La posizione ambigua di Freud sul ruolo del linguaggio nei processi inconsci ha portato a una netta divisione nella ricezione filosofica delle sue idee. Da un lato, ci si concentra su concetti come impulsi, spiegazioni e pulsioni pre-sociali, mentre dall’altro si enfatizzano gli atti linguistici, l’interpretazione, le ragioni e i processi sociali. Le implicazioni per lo status scientifico della psicoanalisi sono chiare. Alcuni ritengono che la psicoanalisi voglia affermarsi come scienza esatta e naturale. Altri classificano la psicoanalisi come una scienza interpretativa. L’obiettivo principale di questo lavoro è duplice: in primo luogo, confrontare le interpretazioni del pensiero di Freud da parte di due figure di spicco della filosofia del XX secolo con retroterra culturali in parte diversi, Ricoeur e Rorty. In secondo luogo, promuovere un dialogo tra una lettura ermeneutica e una (neo) pragmatista della psicoanalisi. La nostra ipotesi è che una prospettiva pragmatista possa aiutare a integrare e ricostruire le intuizioni più perspicaci e produttive dell’interpretazione ermeneutica della psicoanalisi. In ultima analisi, ciò implica riconsiderare, da un punto di vista ermeneutico-(neo)pragmatista, la questione dello status scientifico della psicoanalisi al di là degli stretti confini stabiliti dal modello natura versus cultura.File | Dimensione | Formato | |
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