L’Istituto Cavazza oggi sente l’esigenza di adeguare i propri spazi in cui, ogni giorno, svolge in favore degli utenti attività di supporto all’istruzione e arricchimento culturale, formazione professionale, alfabetizzazione tecnologica e sviluppo di capacità tecniche per facilitarne l’autonomia personale e l’integrazione sociale. La necessità di affrontare nuove forme di disabilità, sempre più complesse, richiede una revisione e valorizzazione degli spazi ambulatoriali e residenziali. Per questo fine, l’Istituto intravede grandi potenzialità nella “palazzina”, posta in una posizione baricentrica per il complesso edilizio in cui esso ha sede, realizzata negli anni ’50 con una struttura in cemento armato, e sviluppata su quattro livelli fuori terra. Dalla volontà di esplorare le potenzialità della palazzina, è nata l’idea di creare una sinergia tra l’Istituto e l’Università di Bologna (UNIBO) per raccogliere suggestioni progettuali per la “nuova vita” di questo edificio. Così, gli studenti del primo anno della Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura, nell’ambito del corso di Architettura Tecnica 2, hanno sviluppato un progetto partecipato in cui il dialogo con l’Istituto ha assunto un ruolo centrale per la realizzazione di nuovi spazi versatili e facilmente adattabili, intuitivamente distribuiti e dunque agevolmente accessibili agli utenti.
Mazzoli, C., Ferrante, A., Guidotti, A. (2025). Nuova vita per l’Istituto Cavazza : idee progettuali per una palazzina polifunzionale. VEDERE OLTRE, 32(1), 21-23.
Nuova vita per l’Istituto Cavazza : idee progettuali per una palazzina polifunzionale
Cecilia Mazzoli
;Annarita Ferrante;Andrea Guidotti
2025
Abstract
L’Istituto Cavazza oggi sente l’esigenza di adeguare i propri spazi in cui, ogni giorno, svolge in favore degli utenti attività di supporto all’istruzione e arricchimento culturale, formazione professionale, alfabetizzazione tecnologica e sviluppo di capacità tecniche per facilitarne l’autonomia personale e l’integrazione sociale. La necessità di affrontare nuove forme di disabilità, sempre più complesse, richiede una revisione e valorizzazione degli spazi ambulatoriali e residenziali. Per questo fine, l’Istituto intravede grandi potenzialità nella “palazzina”, posta in una posizione baricentrica per il complesso edilizio in cui esso ha sede, realizzata negli anni ’50 con una struttura in cemento armato, e sviluppata su quattro livelli fuori terra. Dalla volontà di esplorare le potenzialità della palazzina, è nata l’idea di creare una sinergia tra l’Istituto e l’Università di Bologna (UNIBO) per raccogliere suggestioni progettuali per la “nuova vita” di questo edificio. Così, gli studenti del primo anno della Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura, nell’ambito del corso di Architettura Tecnica 2, hanno sviluppato un progetto partecipato in cui il dialogo con l’Istituto ha assunto un ruolo centrale per la realizzazione di nuovi spazi versatili e facilmente adattabili, intuitivamente distribuiti e dunque agevolmente accessibili agli utenti.File | Dimensione | Formato | |
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