A partire dal 2004 la critica di area anglofona sembra tornata ad un confronto con la complessa eredità poetica di Anne Sexton (1928-1974). Il presente saggio si pone l'obiettivo di seguire questa direttrice critica per offrire un profilo biografico e letterario della poeta, indagando la valenza dell'Io poetico e le implicazioni riconducibili alla definizione di confessional e di autobiografico, e verificare se si possa utilizzare la categoria lacaniana di lalangue e quella di Julia Kristeva sul “semiotico” per analizzare i testi di Sexton. L’emergere del semiotico nei testi di Sexton pare evidente nei temi legati all'infanzia, ma anche nella capacità di innestare il rapporto con il materno e la metafora autobiografica della bambina in precise strategie linguistiche formali: attraverso l’analisi del ritmo e l’oralità, la sintassi e il lessico, emerge un lavoro con il linguaggio – qui per l’appunto ri-nominato come “lingua madre” – che fa uso di una tecnica prosodica fatta di iterazioni, ritmi cantilenanti, espressioni infantili che rievocano non a caso le strutture elementari della baby talk e della nursery rhymes.

Gamberi, C. (2024). Lingua madre e regressione. La metafora della bambina nella poesia di Anne Sexton. TICONTRE, 21, 137-158.

Lingua madre e regressione. La metafora della bambina nella poesia di Anne Sexton

cristina gamberi
2024

Abstract

A partire dal 2004 la critica di area anglofona sembra tornata ad un confronto con la complessa eredità poetica di Anne Sexton (1928-1974). Il presente saggio si pone l'obiettivo di seguire questa direttrice critica per offrire un profilo biografico e letterario della poeta, indagando la valenza dell'Io poetico e le implicazioni riconducibili alla definizione di confessional e di autobiografico, e verificare se si possa utilizzare la categoria lacaniana di lalangue e quella di Julia Kristeva sul “semiotico” per analizzare i testi di Sexton. L’emergere del semiotico nei testi di Sexton pare evidente nei temi legati all'infanzia, ma anche nella capacità di innestare il rapporto con il materno e la metafora autobiografica della bambina in precise strategie linguistiche formali: attraverso l’analisi del ritmo e l’oralità, la sintassi e il lessico, emerge un lavoro con il linguaggio – qui per l’appunto ri-nominato come “lingua madre” – che fa uso di una tecnica prosodica fatta di iterazioni, ritmi cantilenanti, espressioni infantili che rievocano non a caso le strutture elementari della baby talk e della nursery rhymes.
2024
Gamberi, C. (2024). Lingua madre e regressione. La metafora della bambina nella poesia di Anne Sexton. TICONTRE, 21, 137-158.
Gamberi, Cristina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1004187
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