l monitoraggio di crescita dei frutti rappresenta un parametro fondamentale per implementare una gestione precisa del frutteto (Precision Orchard Management, Pom). Conoscere in tempo reale informazioni sull’espansione e il restringimento dei frutti durante giorno e notte e nel corso della stagione consente di ottimizzare le pratiche agronomiche al fine di ottenere la qualità desiderata (es. pezzatura) in pianta nel momento della raccolta, massimizzando il profitto. Lo strumento di riferimento per misurare la dimensione del frutto, di norma il diametro equatoriale massimo, è il calibro, nelle sue varianti tradizionali e digitali. Seppur efficace, questo strumento necessita di un operatore che periodicamente si rechi in campo a misurare un campione rappresentativo di frutti (normalmente almeno 200-300 frutti/ ha). Tale pratica può risultare onerosa, tanto economicamente quanto in termini di tempo in funzione dell’estensione aziendale che si vuole monitorare. Per questo motivo il gruppo di ricerca di Ecofisiologia e Frutticoltura di Precisione del Distal – Università di Bologna (Ecopom) sviluppa diverse linee di ricerca parallele, esplorando soluzioni basate su approcci, strumenti e obiettivi differenti.
Peppi, L.M., Gullino, M., Ibba, P., Lugli, P., Guerra, W., Petti, L., et al. (2025). Sensori di crescita dei frutti in continua evoluzione. RIVISTA DI FRUTTICOLTURA E DI ORTOFLORICOLTURA, 1, 46-49.
Sensori di crescita dei frutti in continua evoluzione
Lorenzo mistral peppi;Michele gullino;luigi manfrini
2025
Abstract
l monitoraggio di crescita dei frutti rappresenta un parametro fondamentale per implementare una gestione precisa del frutteto (Precision Orchard Management, Pom). Conoscere in tempo reale informazioni sull’espansione e il restringimento dei frutti durante giorno e notte e nel corso della stagione consente di ottimizzare le pratiche agronomiche al fine di ottenere la qualità desiderata (es. pezzatura) in pianta nel momento della raccolta, massimizzando il profitto. Lo strumento di riferimento per misurare la dimensione del frutto, di norma il diametro equatoriale massimo, è il calibro, nelle sue varianti tradizionali e digitali. Seppur efficace, questo strumento necessita di un operatore che periodicamente si rechi in campo a misurare un campione rappresentativo di frutti (normalmente almeno 200-300 frutti/ ha). Tale pratica può risultare onerosa, tanto economicamente quanto in termini di tempo in funzione dell’estensione aziendale che si vuole monitorare. Per questo motivo il gruppo di ricerca di Ecofisiologia e Frutticoltura di Precisione del Distal – Università di Bologna (Ecopom) sviluppa diverse linee di ricerca parallele, esplorando soluzioni basate su approcci, strumenti e obiettivi differenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.