Chiamata a decidere in merito alla legittimità costituzionale del 3º comma dell’art. 230-bis c.c., nella parte in cui non prevede il convivente more uxorio tra i soggetti partecipanti – e ciò in relazione a una fattispecie di collaborazione continuativa esauritasi prima dell’entrata in vigore della legge sulle unioni civili – la Corte costituzionale censura la norma per contrasto con gli artt. 2, 3, 4, 35, 36 Cost. Il che comporta, conseguenzialmente, una declaratoria di incostituzionalita` dell’art. 230-ter c.c. La sentenza e` assolutamente condivisibile nel risultato cui perviene, ancorché non si sottragga ad alcune valutazioni critiche.
Balestra, L. (2024). L’impresa familiare apre, infine, la porta d’ingresso principale al convivente more uxorio. GIURISPRUDENZA ITALIANA, 12, 2557-2561.
L’impresa familiare apre, infine, la porta d’ingresso principale al convivente more uxorio
Luigi Balestra
2024
Abstract
Chiamata a decidere in merito alla legittimità costituzionale del 3º comma dell’art. 230-bis c.c., nella parte in cui non prevede il convivente more uxorio tra i soggetti partecipanti – e ciò in relazione a una fattispecie di collaborazione continuativa esauritasi prima dell’entrata in vigore della legge sulle unioni civili – la Corte costituzionale censura la norma per contrasto con gli artt. 2, 3, 4, 35, 36 Cost. Il che comporta, conseguenzialmente, una declaratoria di incostituzionalita` dell’art. 230-ter c.c. La sentenza e` assolutamente condivisibile nel risultato cui perviene, ancorché non si sottragga ad alcune valutazioni critiche.File | Dimensione | Formato | |
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