La gestione a livello globale del fenomeno del cambiamento climatico è uno dei campi in cui si registra l’esistenza di uno squilibrio tra Nord e Sud del mondo. Il divario esistente riguarda non solo le cause della crisi ambientale, ma anche la ratio e le conseguenze delle misure adottate per farvi fronte. Per descrivere questa situazione al- cuni studiosi hanno parlato di «colonialismo climatico». In tale conte- sto, diviene interessante indagare il ruolo dell’Unione europea, spesso ritratta come climate norm leader, il cui attivismo si registra anche con riferimento agli accordi bilaterali conclusi con Paesi terzi allo scopo di abbattere la propria impronta ambientale. Tra questi vi sono i c.d. Vo- luntary Partnership Agreement (VPA), adottati con Paesi partner del Global South allo scopo di contrastare la deforestazione illegale. Con il presente contributo si intende, quindi, analizzare, lo specifico scenario di interazione tra Global North e Global South caratterizzato dai VPA. Lo studio vuole indagare, in particolare, i margini di influenza dell’UE in relazione ad accordi che, ponendo alla base del proprio funziona- mento la legalità dello Stato partner, sembrano riservare un ruolo cen- trale alla dimensione giuridica domestica. Saranno pertanto presi in esame i VPA conclusi con Ghana, Indonesia e Honduras. La partecipa- zione, poi, delle popolazioni indigene ai negoziati del VPA con l’Honduras apre interrogativi circa l’incidenza di modelli alternativi a quelli occidentali sulla definizione della nozione di legalità.
Neyroz, F. (2023). La nozione di legalità alla base dei Voluntary Partnership Agreement: autodeterminazione o colonialismo climatico?. QUADERNI DI SIDIBLOG, 10, 709-731.
La nozione di legalità alla base dei Voluntary Partnership Agreement: autodeterminazione o colonialismo climatico?
Francesca Neyroz
2023
Abstract
La gestione a livello globale del fenomeno del cambiamento climatico è uno dei campi in cui si registra l’esistenza di uno squilibrio tra Nord e Sud del mondo. Il divario esistente riguarda non solo le cause della crisi ambientale, ma anche la ratio e le conseguenze delle misure adottate per farvi fronte. Per descrivere questa situazione al- cuni studiosi hanno parlato di «colonialismo climatico». In tale conte- sto, diviene interessante indagare il ruolo dell’Unione europea, spesso ritratta come climate norm leader, il cui attivismo si registra anche con riferimento agli accordi bilaterali conclusi con Paesi terzi allo scopo di abbattere la propria impronta ambientale. Tra questi vi sono i c.d. Vo- luntary Partnership Agreement (VPA), adottati con Paesi partner del Global South allo scopo di contrastare la deforestazione illegale. Con il presente contributo si intende, quindi, analizzare, lo specifico scenario di interazione tra Global North e Global South caratterizzato dai VPA. Lo studio vuole indagare, in particolare, i margini di influenza dell’UE in relazione ad accordi che, ponendo alla base del proprio funziona- mento la legalità dello Stato partner, sembrano riservare un ruolo cen- trale alla dimensione giuridica domestica. Saranno pertanto presi in esame i VPA conclusi con Ghana, Indonesia e Honduras. La partecipa- zione, poi, delle popolazioni indigene ai negoziati del VPA con l’Honduras apre interrogativi circa l’incidenza di modelli alternativi a quelli occidentali sulla definizione della nozione di legalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


