La Convenzione Unesco dichiara riguardo il patrimonio culturale immateriale: “É un fattore importante nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla crescente globalizzazione. Comprendere il patrimonio culturale immateriale delle diverse comunità favorisce il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco tra diverse forme di vita”. E quindi tra il patrimonio culturale immateriale trova un luogo ben preciso quello della gastronomia che ha una lunga tradizione da salvaguardare. Tuttavia, in un mondo globalizzato, seppur mantenendo le proprie diversità, è inevitabile che esso contamini o abbia contaminato altre cucine, e che venga, a sua volta, contaminato da altre gastronomie vicine o lontane in un gustoso scambio interculturale. Questo è stato il caso della cucina di casa proposta dal gastronomo di Forlimpopoli, Pellegrino Artusi (1820-1911) nel suo volume “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene” del quale ne troviamo riferimenti ben precisi e individuabili nel più importante ricettario portoghese che ininterrottamente viene pubblicato dal 1945, contando oggi ben 5.000 ricette: "O Livro de Pantagruel" pubblicato da Editorial O Século, a cura di Bertha Rosa-Limpo. Nata a Quelimane, in Mozambico, nel 1894, è deceduta nel 1981 a Lisbona. Ha avuto un'educazione borghese studiando musica, canto e lingue straniere come il francese, l'inglese, lo spagnolo e l'italiano. Fu scrittrice, gastronoma, direttrice di una fabbrica di cosmetici – la Thaber - e cantante lirica negli anni tra il 1917 fino al 1943 quando la sua carriera artistica passò per Milano, qui vivendo e studiando canto lirico con il maestro Raffaele Tenaglia. Qui le fu donato una copia del manuale artusiano grazie al quale furono introdotti tanti piatti italiani e prodotti fino a quel momento sconosciuti nella gastronomia portoghese, oltre ad essere stato un importante aiuto per insegnare alle massaie lusitane la realizzazione della pasta fresca all’uovo. Il suo lavoro più importante fu il citato libro di cucina che è diventato un classico della gastronomia portoghese. Pubblicato per la prima volta nel gennaio del 1945 con ben 3.000 ricette, ha continuato ad essere pubblicato senza sosta fino ad oggi, raggiungendo 81 edizioni per un totale di 5.000 ricette e contando sempre con la presenza di numerose ricette artusiane.

COSTA DA SILVA FERREIRA, A.C. (2024). Artusi e “O livro de Pantagruel”. Forlimpopoli : Casa Artusi.

Artusi e “O livro de Pantagruel”

Anabela Cristina Costa da Silva Ferreira Anabela Ferreira
2024

Abstract

La Convenzione Unesco dichiara riguardo il patrimonio culturale immateriale: “É un fattore importante nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla crescente globalizzazione. Comprendere il patrimonio culturale immateriale delle diverse comunità favorisce il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco tra diverse forme di vita”. E quindi tra il patrimonio culturale immateriale trova un luogo ben preciso quello della gastronomia che ha una lunga tradizione da salvaguardare. Tuttavia, in un mondo globalizzato, seppur mantenendo le proprie diversità, è inevitabile che esso contamini o abbia contaminato altre cucine, e che venga, a sua volta, contaminato da altre gastronomie vicine o lontane in un gustoso scambio interculturale. Questo è stato il caso della cucina di casa proposta dal gastronomo di Forlimpopoli, Pellegrino Artusi (1820-1911) nel suo volume “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene” del quale ne troviamo riferimenti ben precisi e individuabili nel più importante ricettario portoghese che ininterrottamente viene pubblicato dal 1945, contando oggi ben 5.000 ricette: "O Livro de Pantagruel" pubblicato da Editorial O Século, a cura di Bertha Rosa-Limpo. Nata a Quelimane, in Mozambico, nel 1894, è deceduta nel 1981 a Lisbona. Ha avuto un'educazione borghese studiando musica, canto e lingue straniere come il francese, l'inglese, lo spagnolo e l'italiano. Fu scrittrice, gastronoma, direttrice di una fabbrica di cosmetici – la Thaber - e cantante lirica negli anni tra il 1917 fino al 1943 quando la sua carriera artistica passò per Milano, qui vivendo e studiando canto lirico con il maestro Raffaele Tenaglia. Qui le fu donato una copia del manuale artusiano grazie al quale furono introdotti tanti piatti italiani e prodotti fino a quel momento sconosciuti nella gastronomia portoghese, oltre ad essere stato un importante aiuto per insegnare alle massaie lusitane la realizzazione della pasta fresca all’uovo. Il suo lavoro più importante fu il citato libro di cucina che è diventato un classico della gastronomia portoghese. Pubblicato per la prima volta nel gennaio del 1945 con ben 3.000 ricette, ha continuato ad essere pubblicato senza sosta fino ad oggi, raggiungendo 81 edizioni per un totale di 5.000 ricette e contando sempre con la presenza di numerose ricette artusiane.
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2024 - La cucina italiana nel mondo
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COSTA DA SILVA FERREIRA, A.C. (2024). Artusi e “O livro de Pantagruel”. Forlimpopoli : Casa Artusi.
COSTA DA SILVA FERREIRA, ANABELA CRISTINA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1002646
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