In questo contributo si propone per la prima volta una rilettura dei "Canti di Castelvecchio" di Giovanni Pascoli attraverso il tema dell'ombra, esaminato qui nelle sue diverse implicazioni sullo sfondo della cultura tra fine Ottocento e inizio Novecento, nell'intreccio di letteratura, arte, filosofia, scienza, psicoanalisi, con particolare attenzione ad autori come Poe, Pater, Nietzsche, Freud e Jung. Emerge così l'originalità della poetica umbratile che domina l'opera pascoliana, caratterizzata dalla dissolvenza del reale, smaterializzato in figure diafane e visioni evanescenti, confermando l'idea di Pascoli grande poeta dell'ombra, esploratore dell'oltre e dell'indefinito e interprete della modernità inquieta sospesa tra gli abissi dell'io e la vertigine del nulla.
Baroncini, D. (2024). Luci e ombre nei "Canti di Castelvecchio". RIVISTA PASCOLIANA, 35, 61-79.
Luci e ombre nei "Canti di Castelvecchio"
Daniela Baroncini
2024
Abstract
In questo contributo si propone per la prima volta una rilettura dei "Canti di Castelvecchio" di Giovanni Pascoli attraverso il tema dell'ombra, esaminato qui nelle sue diverse implicazioni sullo sfondo della cultura tra fine Ottocento e inizio Novecento, nell'intreccio di letteratura, arte, filosofia, scienza, psicoanalisi, con particolare attenzione ad autori come Poe, Pater, Nietzsche, Freud e Jung. Emerge così l'originalità della poetica umbratile che domina l'opera pascoliana, caratterizzata dalla dissolvenza del reale, smaterializzato in figure diafane e visioni evanescenti, confermando l'idea di Pascoli grande poeta dell'ombra, esploratore dell'oltre e dell'indefinito e interprete della modernità inquieta sospesa tra gli abissi dell'io e la vertigine del nulla.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.