The essay analyses the composition of Emilio Tadini's first novel, Le armi l'amore (1963), its theoretical and stylistic genesis in the context of the experimental ferment of the late 1950s and early 1960s, especially within the «Quaderni milanesi», and the parallel contemporary trajectories of leading French writers such as Michel Butor and Claude Simon, within a general legacy of Faulkner's late modernism and a common acute sensitivity to the interaction between visual phenomena and verbal practices.
Il saggio prende in esame la formazione del primo romanzo di Emilio Tadini, "Le armi l’amore" (1963), la sua genesi teorica e stilistica nel quadro del fervore sperimentale dei tardi anni Cinquanta e dei primi Sessanta italiani, in particolare all’interno dei «Quaderni milanesi». Costruisce anche un confronto con le parallele traiettorie coeve di scrittori di punta della scena francese come Michel Butor e Claude Simon, nel quadro di una più generale ripresa del tardo modernismo di Faulkner e di una comune acuta sensibilità per l’interazione tra fenomeni visuali e pratiche verbali. Un focus particolare è dato dal confronto tra il primo racconto lungo di Tadini "Paesaggio con figure" (1955) e le strategie compositive dei romanzi di Butor e Simon della metà dei Cinquanta. Inoltre l'articolo mette a confronto la tecnica argomentativa del Tadini critico e critico d'arte fino agli scritti degli anni Novanta e la riconduce a una complessiva elaborazione interna dell'eredità faulkneriana.
Weber, L. (2024). «Mettere in evidenza tutte le linee di fuga»: la scrittura visuale di Emilio Tadini. FINZIONI, 4(8), 213-225 [10.6092/issn.2785-2288/21415].
«Mettere in evidenza tutte le linee di fuga»: la scrittura visuale di Emilio Tadini
Luigi Weber
2024
Abstract
The essay analyses the composition of Emilio Tadini's first novel, Le armi l'amore (1963), its theoretical and stylistic genesis in the context of the experimental ferment of the late 1950s and early 1960s, especially within the «Quaderni milanesi», and the parallel contemporary trajectories of leading French writers such as Michel Butor and Claude Simon, within a general legacy of Faulkner's late modernism and a common acute sensitivity to the interaction between visual phenomena and verbal practices.| File | Dimensione | Formato | |
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