Quando, nel 2003, viene approvata la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, la cucina italiana in generale, e quella bolognese in particolare, hanno già alle proprie spalle non solo una plurisecolare esperienza pratica ma anche un imponente patrimonio di carattere culturale e sociale. Tutto ciò concorrerà, venti anni dopo, a fornire un rilevante sostegno alla candidatura, proposta appunto nel 2023, della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. In questa sede si tratteggiano alcuni elementi di carattere storico ed economico che, a nostro avviso, caratterizzano efficacemente aspetti recenti e meno recenti, fattori di novità o di continuità nella vicenda della enogastronomia bolognese. Una vicenda caratterizzata già nel 2018 – lo si vedrà più avanti – da una rilevante iniziativa di valorizzazione promossa dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna, non dimenticando come, a livello nazionale, proprio il 2018 sia stato proclamato “anno nazionale del cibo italiano” su iniziativa del governo dell’epoca.
Castellini, A., Casadei, F. (2024). Il patrimonio enogastronoico e agroalimentare di Bologna e il suo valore in base alla convenzione UNESCO del 2023. Bologna : Dipartimento di Scienze giuridiche, Università di Bologna [10.6092/unibo/amsacta/8123].
Il patrimonio enogastronoico e agroalimentare di Bologna e il suo valore in base alla convenzione UNESCO del 2023
Alessandra Castellini
;Francesco Casadei
2024
Abstract
Quando, nel 2003, viene approvata la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, la cucina italiana in generale, e quella bolognese in particolare, hanno già alle proprie spalle non solo una plurisecolare esperienza pratica ma anche un imponente patrimonio di carattere culturale e sociale. Tutto ciò concorrerà, venti anni dopo, a fornire un rilevante sostegno alla candidatura, proposta appunto nel 2023, della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. In questa sede si tratteggiano alcuni elementi di carattere storico ed economico che, a nostro avviso, caratterizzano efficacemente aspetti recenti e meno recenti, fattori di novità o di continuità nella vicenda della enogastronomia bolognese. Una vicenda caratterizzata già nel 2018 – lo si vedrà più avanti – da una rilevante iniziativa di valorizzazione promossa dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna, non dimenticando come, a livello nazionale, proprio il 2018 sia stato proclamato “anno nazionale del cibo italiano” su iniziativa del governo dell’epoca.File | Dimensione | Formato | |
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