L'articolo prende in considerazione l'altare maggiore della chiesa di San Giovanni Battista a Minerbio che, secondo ogni verosimiglianza, si trovava in origine a Bologna, in San Gabriele, chiesa dei carmelitani scalzi. I caratteri stilistici delle quattro figure di Angeli che ne sostengono la Tribunetta inducono a scartare una precedente ipotesi attributiva in favore di Alessandro Franceschi (1789-1834), un allievo di Giacomo De Maria, suggerendo di contro un riferimento al ben più antico scultore veneto Giuseppe Torretto (1664-1743). Inoltre l'ancona si collega precisamente a un disegno di Jacopo Antonio Pozzo (1645-1721), l'architetto carmelitano trentino a lungo attivo a Venezia, ma di cui pare attestata anche un'attività per Bologna. All'inizio del XIX secolo, dopo le soppressioni, l'arciprete di Minerbio aveva quindi acquistato uno dei più importanti complessi altaristici bolognesi di età barocca, quello già in San Gabriele a Bologna da dove proviene anche la mirabile Gloria in stucco di Giuseppe Maria Mazza.
Bacchi, A. (2024). Due artisti fuori contesto: Jacopo Antonio Pozzo e Giuseppe Torretto a Minerbio. ARTE A BOLOGNA, 9-10, 190-195.
Due artisti fuori contesto: Jacopo Antonio Pozzo e Giuseppe Torretto a Minerbio
Andrea Bacchi
2024
Abstract
L'articolo prende in considerazione l'altare maggiore della chiesa di San Giovanni Battista a Minerbio che, secondo ogni verosimiglianza, si trovava in origine a Bologna, in San Gabriele, chiesa dei carmelitani scalzi. I caratteri stilistici delle quattro figure di Angeli che ne sostengono la Tribunetta inducono a scartare una precedente ipotesi attributiva in favore di Alessandro Franceschi (1789-1834), un allievo di Giacomo De Maria, suggerendo di contro un riferimento al ben più antico scultore veneto Giuseppe Torretto (1664-1743). Inoltre l'ancona si collega precisamente a un disegno di Jacopo Antonio Pozzo (1645-1721), l'architetto carmelitano trentino a lungo attivo a Venezia, ma di cui pare attestata anche un'attività per Bologna. All'inizio del XIX secolo, dopo le soppressioni, l'arciprete di Minerbio aveva quindi acquistato uno dei più importanti complessi altaristici bolognesi di età barocca, quello già in San Gabriele a Bologna da dove proviene anche la mirabile Gloria in stucco di Giuseppe Maria Mazza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.