Mario e Giorgio Labò. Architetti del moderno

The cultural and material legacy of Mario and Giorgio Labò is collected and outlined through the composition of essays and contributions developed on different disciplinary levels, allowing us to understand the importance and the critical and moral significance of the action carried out. Two emblematic figures from a cultural and scientific point of view for the significant links with the historical past, studied and communicated without ever ceasing to look at the modern. On the one hand, the architect Mario Labò (1884-1961), who committed his life to the field of architectural and urban studies to the point of becoming an internationally renowned scholar and researcher, on the other, the figure of Giorgio (1919-1944), who constitutes a precious testimony of a resolute and rigorous cultural and political commitment to the point of being subjected to torture and execution by the Nazi-Fascists. The set of essays intends to underline the importance and originality of the contribution provided by Mario in order to three thematic articulations: History and Culture of the City, The architecture of everyday life, The architect and the city, through which to understand the depth and rigor of the research implemented in the historical reading of urban phenomena, local heritage, and the design of living. Thus for Giorgio the role and value of a young intellectual whose cultural and civil sensitivity is revealed not only in the various published essays but in containing and redirecting personal aspirations to face the ethical responsibilities that the historical period in spite of itself imposes.

L’eredità culturale e materiale di Mario e Giorgio Labò viene raccolta e delineata attraverso la composizione di saggi e contributi sviluppati su diversi piani disciplinari, consentendo di comprenderne l’importanza e il rilievo critico e morale dell’azione svolta. Due figure emblematiche dal punto di vista culturale e scientifico per i significativi legami con il passato storico, studiato e comunicato senza mai smettere di guardare al moderno. Da un lato l’architetto Mario Labò (1884-1961), che ha impegnato la propria vita nel campo degli studi architettonici ed urbanistici al punto di divenire uno studioso e un ricercatore di fama internazionale, dall’altro la figura di Giorgio (1919-1944), che costituisce una testimonianza preziosa di un impegno culturale e politico risoluto e rigoroso sino a rimanere sottoposto alla tortura e alla fucilazione per mano dei nazifascisti. L’insieme dei saggi intende sottolineare l’importanza e l’originalità del contributo fornito da Mario in ordine a tre articolazioni tematiche: Storia e Cultura della Città, L’architettura del quotidiano, L’architetto e la città, attraverso le quali comprendere la profondità e il rigore della ricerca messa in campo nella lettura storica dei fenomeni urbani, del patrimonio locale, e della progettazione dell’abitare. Così per Giorgio il ruolo e il valore di un giovane intellettuale la cui sensibilità culturale e civile si rivela non solo nei diversi saggi pubblicati ma nel contenere e reindirizzare le aspirazioni personali per far fronte alle responsabilità etiche che il periodo storico suo malgrado impone.