Tra le azioni più efficaci messe in campo dall’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo nelle terre elvetiche della sua provincia ecclesiastica per arginare l’eresia protestante e promuovere una profonda riforma dei costumi, nel solco dei valori postridentini, vi furono certamente le prediche pronunciate in occasione delle sue visite pastorali nelle valli svizzere e poi tradotte in latino dal suo fedele collaboratore, Giovanni Antonio Possevino. Il presente volume fornisce un’edizione critica, con traduzione e commento, di otto omelie tenute nel 1583 nelle località di Ascona, Bellinzona e Roveredo in Mesolcina, oltre che a Cannobio sul lago Maggiore, anch’essa legata alla diocesi ambrosiana. Si tratta di documenti significativi che testimoniano alcuni aspetti di un momento centrale della storia politica e culturale della Svizzera moderna (fra i quali i processi di stregoneria in Val Mesolcina, o provvedimenti benefici come la fondazione del Collegio Papio ad Ascona o l’istituzione delle confraternite femminili di sant’Orsola e di sant’Anna a Bellinzona) e che assumono anche un valore esemplare e paradigmatico nel più ampio contesto dell’Europa della Controriforma, sia sotto l’aspetto storico, sia per il loro valore retorico-letterario in quanto modelli della rinnovata oratoria sacra del XVI secolo.
Giunta, F. (2024). Carlo Borromeo. Prediche nelle terre della Lombardia elvetica (1583). Bellinzona : Edizioni dello Stato del Cantone Ticino.
Carlo Borromeo. Prediche nelle terre della Lombardia elvetica (1583)
Fabio Giunta
2024
Abstract
Tra le azioni più efficaci messe in campo dall’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo nelle terre elvetiche della sua provincia ecclesiastica per arginare l’eresia protestante e promuovere una profonda riforma dei costumi, nel solco dei valori postridentini, vi furono certamente le prediche pronunciate in occasione delle sue visite pastorali nelle valli svizzere e poi tradotte in latino dal suo fedele collaboratore, Giovanni Antonio Possevino. Il presente volume fornisce un’edizione critica, con traduzione e commento, di otto omelie tenute nel 1583 nelle località di Ascona, Bellinzona e Roveredo in Mesolcina, oltre che a Cannobio sul lago Maggiore, anch’essa legata alla diocesi ambrosiana. Si tratta di documenti significativi che testimoniano alcuni aspetti di un momento centrale della storia politica e culturale della Svizzera moderna (fra i quali i processi di stregoneria in Val Mesolcina, o provvedimenti benefici come la fondazione del Collegio Papio ad Ascona o l’istituzione delle confraternite femminili di sant’Orsola e di sant’Anna a Bellinzona) e che assumono anche un valore esemplare e paradigmatico nel più ampio contesto dell’Europa della Controriforma, sia sotto l’aspetto storico, sia per il loro valore retorico-letterario in quanto modelli della rinnovata oratoria sacra del XVI secolo.File | Dimensione | Formato | |
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