L'impatto delle performance della Riforma Brunetta nella società italiana

La breve introduzione al testo analizza in chiave valutativa gli elementi e gli organi introdotti dalla riforma brunetta Tale legge auspica una serie di miglioramenti concreti nei servizi e nel contenimento delle spese. Tuttavia, essa contiene in sé anche alcuni rischi che potrebbero intercorre in una sua applicazione pedissequa: - I servizi sono sicuramente resi più efficaci ed efficienti, con maggiore soddisfazione dei cittadini ma nel seguire in modo rigido queste indicazioni si potrebbe intercorrere nel rischio di un “efficientismo” a discapito della qualità dei servizi. - I costi per personale, consulenze e incarichi esterni dovrebbero ridursi. Fermo restando la necessità di diminuire gli incarichi esterni che talvolta coprono altre forme di lavoro o di converso forme di clientelismo, si trova abbastanza inverosimile ipotizzare il mantenimento di qualità e quantità dei servizi attraverso una riduzione delle risorse umane (nella forma di mancato ricambio generazionale, blocchi d’assunzione, eliminazione di personale in pianta organica, concorsi sempre meno frequenti). - Le retribuzioni del personale possono crescere o diminuire in funzione dei risultati ottenuti e del numero di assenze. Il rischio in questa affermazione è insito in un’eccessiva semplificazione e razionalizzazione: la motivazione del personale non può essere stimolata solo con bonus, progressioni economiche e avanzamenti di carriera. Numerose evidenze mostrano che gli uomini hanno bisogno di sentirsi parte di un sistema, di identificarsi, di avere propri obiettivi e responsabilità indipendentemente dal grado e dalla funzione ricoperta La legge manca principalmente proprio nella capacità di passare dalla semplice lettura multidimensionale ad un approccio co-relazionale, dove le diverse ottiche sono integrate fra loro, ricomposte, e fatte convergere in modo sufficientemente organico.