'Heretica' o 'tyrannica pravitas'? Equivoci e fraintendimenti intenzionali nella strategia pontificia contro la signoria ribelle di Forlì

The essay aims to investigate the highly ambiguous application of the crime of heresy in the trials initiated by the Avignon Papacy against local powers hostile to Papal political strategy in the Italian peninsula. While the roots of this opportunistic use can already be found in the early stages of the Papal anti-heretical legislation, the pontificate of John XXII (1316-1334) stands out for the widespread inquisitorial prosecution of the rebellious city-lordships in Northern and Central Italy. The Author then focuses on the unpublished records of a heresy trial held in Avignon between 1346 and 1348 against the lord of Forlì, Francesco Ordelaffi, highlighting their importance as a later and to some extent “atypical” source with respect to John XXII’s trials.

Il saggio indaga le ambigue modalità di utilizzo del "crimen heresis" nei processi avviati dal Papato avignonese contro i propri avversari politici nella penisola italiana. Se le radici di questo uso strumentale possono essere rintracciate già nella fase “genetica” della legislazione antiereticale, il pontificato di Giovanni XXII (1316-1334) si distingue per l’ampia campagna di persecuzione inquisitoriale delle signorie cittadine ribelli nell’Italia centro-settentrionale. L’A. si concentra poi sugli atti inediti di un processo per eresia condotto ad Avignone tra il 1346 e il 1348 contro il signore di Forlì, Francesco Ordelaffi, evidenziandone il rilievo come fonte più tarda e in qualche misura “atipica” rispetto ai processi di Giovanni XXII.