La ragnatela come dispositivo nelle esplorazioni utopiche di Tomás Saraceno

Nell’era denominata come Antropocene, Tomás Saraceno propone, attraverso le sue opere, una visione alternativa utopica dove l'umanità raggiunge l'armonia con la natura. Utilizzando dati scientifici e un approccio interdisciplinare, i suoi progetti si immergono come spazi dove coesistenza e interazione assumono nuove forme, sfumando i confini tra umano e non-umano, tra il tangibile e l'utopico. Un elemento centrale del suo lavoro è l'uso della ragnatela, non solo come strumento espositivo, ma anche come metafora per lo sviluppo delle sue idee. Esplorando progetti come Aerocene e Air-Port-City/Cloud-City, questo articolo propone un'analisi delle opere dell'artista focalizzata sul concetto di ragnatela come dispositivo, offrendo nuove prospettive sulla sua contribuzione al dibattito contemporaneo su arte ed ecologia, evidenziando il ruolo cruciale dell'arte come actor significativo nella modellazione del futuro sostenibile.