Per centinaia di anni l’economia sia locale che globale ha seguito un modello noto come “brick and mortar” dal quale derivava un elevato grado di interazione fra attività commerciale e spazi fisici in cui la stessa viene svolta. L’ubicazione formale dell’ente, risultante dalla documentazione amministrativa, e il luogo di effettivo svolgimento dell’attività finivano così per coincidere nella maggior parte dei casi. In altre parole, l’impossibilità o l’estrema difficoltà nel rivolgersi ad operatori esteri e le numerose incertezze e difficoltà legate all’approvvigionamento di beni e servizi da operatori non nazionali portava i consumatori a rivolgersi, in via del tutto prevalente, a soggetti domestici. Pertanto, profilo caratterizzante questi modelli, prevalenti fino alla metà degli anni ’90, era dunque rappresentato dalla sua dimensione locale. Sul piano tributario l’individuazione dell’ubicazione effettiva di imprese e imprenditori risultava quindi tendenzialmente semplice grazie alla stretta correlazione fra attività produttiva e luogo (fisico) di produzione. Questa configurazione del mercato globale ha però subito un iniziale primo mutamento a seguito della Rivoluzione Industriale quando l’egemonia imperiale inglese e gli sviluppi tecnologici del tempo hanno dato vita alle prime forme di commercio internazionale e delocalizzato
Tarini Federico (2024). IL PLACE OF EFFECTIVE MANAGEMENT DAL DIRITTO CONVENZIONALE AL SISTEMA FISCALE ITALIANO. Torino : Giappichelli.
IL PLACE OF EFFECTIVE MANAGEMENT DAL DIRITTO CONVENZIONALE AL SISTEMA FISCALE ITALIANO
Tarini Federico
2024
Abstract
Per centinaia di anni l’economia sia locale che globale ha seguito un modello noto come “brick and mortar” dal quale derivava un elevato grado di interazione fra attività commerciale e spazi fisici in cui la stessa viene svolta. L’ubicazione formale dell’ente, risultante dalla documentazione amministrativa, e il luogo di effettivo svolgimento dell’attività finivano così per coincidere nella maggior parte dei casi. In altre parole, l’impossibilità o l’estrema difficoltà nel rivolgersi ad operatori esteri e le numerose incertezze e difficoltà legate all’approvvigionamento di beni e servizi da operatori non nazionali portava i consumatori a rivolgersi, in via del tutto prevalente, a soggetti domestici. Pertanto, profilo caratterizzante questi modelli, prevalenti fino alla metà degli anni ’90, era dunque rappresentato dalla sua dimensione locale. Sul piano tributario l’individuazione dell’ubicazione effettiva di imprese e imprenditori risultava quindi tendenzialmente semplice grazie alla stretta correlazione fra attività produttiva e luogo (fisico) di produzione. Questa configurazione del mercato globale ha però subito un iniziale primo mutamento a seguito della Rivoluzione Industriale quando l’egemonia imperiale inglese e gli sviluppi tecnologici del tempo hanno dato vita alle prime forme di commercio internazionale e delocalizzatoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.