Uno dei webinar del programma di capacity building del progetto SEED è stato dedicato nello specifico ai cittadini. Durante la sua preparazione, una delle persone coinvolte come contributrice ha detto: non c’è innovazione sociale senza cittadini. Ed è vero. Le pratiche che trovano poi riconoscimento come innovazione sociale sono spesso innescate dai cittadini. Ci sono vari modi per chiamare i loro iniziatori: gruppi informali, organizzazioni civiche, movimenti sociali, movimenti dal basso, e altri. All’opposto, quando una nuova pratica sociale è implementata da altri attori, più istituzionalizzati, diventa innovativa nel momento in cui risponde ai bisogni di una comunità e coinvolge la comunità stessa nella ricerca e nella produzione di una soluzione. Il risultato è che una pratica sociale per essere innovativa, deve coinvolgere i cittadini. Ci concentriamo allora in questo capitolo sui cittadini e sul loro ruolo, partendo proprio dal concetto di cittadinanza, dal suo significato e dai suoi limiti. In questo modo, argomentiamo la nostra preferenza verso il concetto di azioni civica rispetto a quello di cittadinanza attiva. Per concludere e ragionare concretamente su un nuovo modello di azione civica, analizziamo lo studio di caso “Legami di Comunità” a Brindisi, dove un gruppo di cittadini ha dato vita a un’impresa di comunità.

Cristina Burini, Giulia Ganugi (2024). Le imprese di comunità come nuova forma di azione civica. Milano : FrancoAngeli.

Le imprese di comunità come nuova forma di azione civica

Giulia Ganugi
2024

Abstract

Uno dei webinar del programma di capacity building del progetto SEED è stato dedicato nello specifico ai cittadini. Durante la sua preparazione, una delle persone coinvolte come contributrice ha detto: non c’è innovazione sociale senza cittadini. Ed è vero. Le pratiche che trovano poi riconoscimento come innovazione sociale sono spesso innescate dai cittadini. Ci sono vari modi per chiamare i loro iniziatori: gruppi informali, organizzazioni civiche, movimenti sociali, movimenti dal basso, e altri. All’opposto, quando una nuova pratica sociale è implementata da altri attori, più istituzionalizzati, diventa innovativa nel momento in cui risponde ai bisogni di una comunità e coinvolge la comunità stessa nella ricerca e nella produzione di una soluzione. Il risultato è che una pratica sociale per essere innovativa, deve coinvolgere i cittadini. Ci concentriamo allora in questo capitolo sui cittadini e sul loro ruolo, partendo proprio dal concetto di cittadinanza, dal suo significato e dai suoi limiti. In questo modo, argomentiamo la nostra preferenza verso il concetto di azioni civica rispetto a quello di cittadinanza attiva. Per concludere e ragionare concretamente su un nuovo modello di azione civica, analizziamo lo studio di caso “Legami di Comunità” a Brindisi, dove un gruppo di cittadini ha dato vita a un’impresa di comunità.
2024
Verso (Eco)Sistemi di Innovazione Sociale. Un percorso di capacity building
125
137
Cristina Burini, Giulia Ganugi (2024). Le imprese di comunità come nuova forma di azione civica. Milano : FrancoAngeli.
Cristina Burini; Giulia Ganugi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/995406
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