La cittadina di Saint-Macaire è posta, in area di rinomata produzione vitivinicola (Sauternes, Graves, Saint-Émilion), su un promontorio dominante la Garonna, quaranta chilometri a monte di Bordeaux. La città deve al commercio fluviale dei vini – e al connesso Privilège des vins, misura protezionistica in vigore dal XIV secolo al 1776 – la floridezza economica che ne ha determinato i tratti di centro portuale e mercantile. La prosperità che ne è derivata le è rimasta impressa nelle architetture; tra di esse, la chiesa romanica ricca di pitture murali, la cinta difensiva, la piazza del mercato porticata – il Mercadiou –, le case mercantili medievali e i palazzetti rinascimentali. Il caso di Saint-Macaire, riconosciuto da Françoise Choay come «manifesto di ottimismo quanto alla sopravvivenza della nostra competenza di edificare», può a buon diritto assurgere ad esempio virtuoso di gestione delle città storiche minori, da inserirsi nel quadro di un modello bioregionale policentrico. Jean-Marie Billa, figura «colossale», di «un vigore fuori dal comune» e di convinzioni saldamente socialiste, ha gestito con spirito collettivo le trasformazioni urbane durante i suoi molteplici mandati da sindaco, coniugando la tutela patrimoniale con la partecipazione popolare, il ripopolamento del nucleo storico con l’autodeterminazione degli abitanti.
Agostini, I., Vannetiello, D. (2024). Saint-Macaire, città medievale nel Bordolese. Dalla disaffezione alla cura degli ambienti di vita. Firenze : Edifir.
Saint-Macaire, città medievale nel Bordolese. Dalla disaffezione alla cura degli ambienti di vita
Ilaria Agostini;Daniele Vannetiello
2024
Abstract
La cittadina di Saint-Macaire è posta, in area di rinomata produzione vitivinicola (Sauternes, Graves, Saint-Émilion), su un promontorio dominante la Garonna, quaranta chilometri a monte di Bordeaux. La città deve al commercio fluviale dei vini – e al connesso Privilège des vins, misura protezionistica in vigore dal XIV secolo al 1776 – la floridezza economica che ne ha determinato i tratti di centro portuale e mercantile. La prosperità che ne è derivata le è rimasta impressa nelle architetture; tra di esse, la chiesa romanica ricca di pitture murali, la cinta difensiva, la piazza del mercato porticata – il Mercadiou –, le case mercantili medievali e i palazzetti rinascimentali. Il caso di Saint-Macaire, riconosciuto da Françoise Choay come «manifesto di ottimismo quanto alla sopravvivenza della nostra competenza di edificare», può a buon diritto assurgere ad esempio virtuoso di gestione delle città storiche minori, da inserirsi nel quadro di un modello bioregionale policentrico. Jean-Marie Billa, figura «colossale», di «un vigore fuori dal comune» e di convinzioni saldamente socialiste, ha gestito con spirito collettivo le trasformazioni urbane durante i suoi molteplici mandati da sindaco, coniugando la tutela patrimoniale con la partecipazione popolare, il ripopolamento del nucleo storico con l’autodeterminazione degli abitanti.File | Dimensione | Formato | |
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