Il progetto di Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa per le Sale dei Primitivi della Galleria degli Uffizi, inaugurato nel 1956, è molto noto ma non è mai stato oggetto di studi monografici. Questo libro nasce da una ricerca svolta con lo scopo di implementare i pochi, seppur significativi, documenti riguardanti il progetto e dalla volontà di portare a termine un’indagine storica più approfondita su ciò che finora non è stato ricostruito nel dettaglio. Attraverso una prima analisi del contesto storico dell’Italia Repubblicana e di tutto il processo che conduce gran parte delle gallerie e dei musei italiani più importanti a una generale riorganizzazione, si giunge alla presentazione di un caso esemplare. Il programma museografico, nel rispetto del tema dell’“ambientamento” e attraverso il minimo intervento, segue i precetti e le indicazioni della Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e anticipa i provvedimenti che saranno presi solo dopo il 1956, quelli che daranno avvio ai lavori per “I Grandi Uffizi” e “I Nuovi Uffizi”.
Ilaria Cattabriga (2024). Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa con Roberto Salvini nelle Sale dei Primitivi agli Uffizi (1953-1956): una sfida museografica e museologica. Milano : Mimesis.
Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa con Roberto Salvini nelle Sale dei Primitivi agli Uffizi (1953-1956): una sfida museografica e museologica
Ilaria Cattabriga
2024
Abstract
Il progetto di Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa per le Sale dei Primitivi della Galleria degli Uffizi, inaugurato nel 1956, è molto noto ma non è mai stato oggetto di studi monografici. Questo libro nasce da una ricerca svolta con lo scopo di implementare i pochi, seppur significativi, documenti riguardanti il progetto e dalla volontà di portare a termine un’indagine storica più approfondita su ciò che finora non è stato ricostruito nel dettaglio. Attraverso una prima analisi del contesto storico dell’Italia Repubblicana e di tutto il processo che conduce gran parte delle gallerie e dei musei italiani più importanti a una generale riorganizzazione, si giunge alla presentazione di un caso esemplare. Il programma museografico, nel rispetto del tema dell’“ambientamento” e attraverso il minimo intervento, segue i precetti e le indicazioni della Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e anticipa i provvedimenti che saranno presi solo dopo il 1956, quelli che daranno avvio ai lavori per “I Grandi Uffizi” e “I Nuovi Uffizi”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.