Danza, schermi e visori. Contaminazioni coreografiche nella scena italiana

Starting in the early 1970s, a new field of creative action asserted itself and expanded decisively, offering an accessible and dynamic space for the ancient attraction between body and technology: video dance. Today, after many and varied experiments, the affordability and manageability of instrumentation offer unprecedented opportunities to dilate and empower the dancing body. With a specific focus on the national panorama, the collection of essays Contaminazioni digitali: la danza italiana tra schermi e visori intends to retrace the recent history of the relationship between dance and screens, in order to provide a view of the current choreographic scene in the light of the experiences that, already at the end of the last century, expressed a tension towards immersivity. Focuses on artists, reflections from a diachronic perspective, stories from archives and experiences suspended between research and creation will further enrich the volume, offering readers a valuable tool to support the study of choreographic practices.

A partire dall’inizio degli anni Settanta del Novecento si afferma e si espande con decisione un nuovo campo di azione creativa che offre uno spazio accessibile e dinamico all'antica attrazione tra corpo e tecnologia: la videodanza. Oggi, dopo tante e variegate sperimentazioni, l’accessibilità economica e la maneggevolezza delle strumentazioni offrono inedite opportunità di dilatazione e potenziamento del corpo danzante. Con un'attenzione specificamente rivolta al panorama nazionale, la raccolta di saggi Contaminazioni digitali: la danza italiana tra schermi e visori intende ripercorrere la storia recente del rapporto tra danza e schermi, per fotografare la scena coreica attuale alla luce delle esperienze che, già alla fine del secolo scorso, esprimevano una tensione verso l'immersività. Focus su artiste e artisti, riflessioni in prospettiva diacronica, storie di archivi ed esperienze sospese tra ricerca e creazione arricchiranno ulteriormente il volume, offrendo a lettrici e lettori un valido strumento a supporto dello studio delle pratiche coreiche.