L’umidità di risalita nelle murature storiche rappresenta una delle principali cause di degrado per il patrimonio architettonico mondiale. La sua rimozione resta, tuttavia, ancora una questione aperta. Infatti, la carenza di metodi in grado di determinare in maniera precisa e affidabile il contenuto di umidità nei materiali non permette di valutare, nel tempo, la reale efficacia delle soluzioni di risanamento adottate. Nella presente ricerca sono stati sviluppati materiali sensorizzati in grado di rilevare, in tempo reale e da remoto, specifici parametri (umidità, temperatura) per ottenere informazioni utili alla salvaguardia delle murature degli edifici storici, consentendo interventi rapidi e meno invasivi prima che si verifichino danni irreversibili. I risultati incoraggianti suggeriscono che questo sistema possa contribuire allo sviluppo di nuove soluzioni più efficienti per la conservazione del patrimonio culturale, anche alla luce del fatto che la prevenzione rappresenta la principale forma di mitigazione e controllo del degrado.
CLELIA MARRONE, M.B. (2024). Nuovi materiali sensorizzati per il monitoraggio dell’umidità nelle murature antiche. Bologna : Università di Bologna [10.60923/pcrp_2024-5].
Nuovi materiali sensorizzati per il monitoraggio dell’umidità nelle murature antiche
CLELIA MARRONE
;MATTIA BASSI;ELISA FRANZONI
2024
Abstract
L’umidità di risalita nelle murature storiche rappresenta una delle principali cause di degrado per il patrimonio architettonico mondiale. La sua rimozione resta, tuttavia, ancora una questione aperta. Infatti, la carenza di metodi in grado di determinare in maniera precisa e affidabile il contenuto di umidità nei materiali non permette di valutare, nel tempo, la reale efficacia delle soluzioni di risanamento adottate. Nella presente ricerca sono stati sviluppati materiali sensorizzati in grado di rilevare, in tempo reale e da remoto, specifici parametri (umidità, temperatura) per ottenere informazioni utili alla salvaguardia delle murature degli edifici storici, consentendo interventi rapidi e meno invasivi prima che si verifichino danni irreversibili. I risultati incoraggianti suggeriscono che questo sistema possa contribuire allo sviluppo di nuove soluzioni più efficienti per la conservazione del patrimonio culturale, anche alla luce del fatto che la prevenzione rappresenta la principale forma di mitigazione e controllo del degrado.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.