Che Husserl e i fenomenologi di Monaco e di Gottinga, al di là dell’antipsicologismo non abbiano condiviso un programma filosofico comune è quanto ha sostenuto Alessandro Salice, proponendosi di contestare «l’idea di un’iniziale unità d’intenti tra Husserl e i giovani fenomenologi (in primis Reinach e Conrad), per evidenziare invece le loro divisioni e il loro dissidio» e mostrare che i gruppi di Monaco e di Gottinga «erano in profondo disaccordo con alcune intuizioni di fondo della filosofia di Husserl e, in particolare, con uno dei suoi caposaldi, vale a dire la teoria husserliana dell’intenzionalità» . Seguendo Salice, nelle pagine che seguono riassumo le critiche che Reinach e Conrad mossero (implicitamente) alla concezione dell’intenzionalità sostenuta nelle Ricerche logiche, per verificare in seguito se anche la concezione che Scheler ebbe dell’intenzionalità e della coscienza nella sua prima ricezione della filosofia fenomenologica conforta la tesi delle «due anime» che «fin dall’inizio hanno abitato la fenomenologia» .
Giuliana Mancuso (2024). Scheler e l'anima realista della fenomenologia. Milano-Udine : Mimesis.
Scheler e l'anima realista della fenomenologia
Giuliana Mancuso
2024
Abstract
Che Husserl e i fenomenologi di Monaco e di Gottinga, al di là dell’antipsicologismo non abbiano condiviso un programma filosofico comune è quanto ha sostenuto Alessandro Salice, proponendosi di contestare «l’idea di un’iniziale unità d’intenti tra Husserl e i giovani fenomenologi (in primis Reinach e Conrad), per evidenziare invece le loro divisioni e il loro dissidio» e mostrare che i gruppi di Monaco e di Gottinga «erano in profondo disaccordo con alcune intuizioni di fondo della filosofia di Husserl e, in particolare, con uno dei suoi caposaldi, vale a dire la teoria husserliana dell’intenzionalità» . Seguendo Salice, nelle pagine che seguono riassumo le critiche che Reinach e Conrad mossero (implicitamente) alla concezione dell’intenzionalità sostenuta nelle Ricerche logiche, per verificare in seguito se anche la concezione che Scheler ebbe dell’intenzionalità e della coscienza nella sua prima ricezione della filosofia fenomenologica conforta la tesi delle «due anime» che «fin dall’inizio hanno abitato la fenomenologia» .File | Dimensione | Formato | |
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