When I think or say that a person is good I am describing a property of theirs or I express a feeling of approval towards them? Are moral properties something that we discover or something that we project upon a non-moral reality? If they are real properties, what is their nature and how do we come to know them? If they are projections of our feelings, why do we talk about them as if they were properties of things? How can we explain the strange powers they have over us (making us feel guilty, evoking admiration or indignation, motivating us, etc.)? These are the kinds of questions posed in metaethics, that branch of philosophy which investigates the ontological, metaphysical, epistemological, and psychological presuppositions of moral thought and discourse. The purpose of this text is to introduce the reader to metaethics and to the two orientations that have dominated the debate on the subject from the 20th century to the present day: cognitivism and non-cognitivism. These orientations are presented in the form in which they originally emerged and in light of some of the more recent findings from research in the field.

Pensare o dire che una persona è buona significa descrivere una sua proprietà oppure esprimere un sentimento di approvazione nei suoi confronti? Le proprietà morali sono oggetto di scoperta o frutto di proiezione? Se sono proprietà reali, qual è la loro natura e come le conosciamo? Se sono proiezioni dei nostri sentimenti, perché ne parliamo come se fossero proprietà delle cose? Come si spiegano gli strani poteri che hanno su di noi (ci fanno sentire in colpa, suscitano ammirazione o indignazione, ci motivano ecc.)? Questo è il genere di domande che ci si pone in metaetica, quel settore della filosofia che indaga sui presupposti ontologici, metafisici, epistemologici e psicologici del pensiero e del discorso morale. Scopo del testo è introdurre il lettore alla metaetica e ai due orientamenti che hanno dominato il dibattito in materia dal ventesimo secolo a oggi, cognitivismo e noncognitivismo, qui presentati nella forma in cui originariamente hanno fatto la loro comparsa e alla luce di alcuni degli esiti più recenti della ricerca svolta nel settore.

Mancuso Giuliana (2024). LA METAETICA UN'INTRODUZIONE. ROMA : Carocci Editore.

LA METAETICA UN'INTRODUZIONE

Mancuso Giuliana
2024

Abstract

Pensare o dire che una persona è buona significa descrivere una sua proprietà oppure esprimere un sentimento di approvazione nei suoi confronti? Le proprietà morali sono oggetto di scoperta o frutto di proiezione? Se sono proprietà reali, qual è la loro natura e come le conosciamo? Se sono proiezioni dei nostri sentimenti, perché ne parliamo come se fossero proprietà delle cose? Come si spiegano gli strani poteri che hanno su di noi (ci fanno sentire in colpa, suscitano ammirazione o indignazione, ci motivano ecc.)? Questo è il genere di domande che ci si pone in metaetica, quel settore della filosofia che indaga sui presupposti ontologici, metafisici, epistemologici e psicologici del pensiero e del discorso morale. Scopo del testo è introdurre il lettore alla metaetica e ai due orientamenti che hanno dominato il dibattito in materia dal ventesimo secolo a oggi, cognitivismo e noncognitivismo, qui presentati nella forma in cui originariamente hanno fatto la loro comparsa e alla luce di alcuni degli esiti più recenti della ricerca svolta nel settore.
2024
183
978-88-290-2402-5
Mancuso Giuliana (2024). LA METAETICA UN'INTRODUZIONE. ROMA : Carocci Editore.
Mancuso Giuliana
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