With the book "Formalism in Ethics and Non-Formal Ethics of Values", Scheler established himself as a leading figure in the realistic strain of phenomenology. However, he had initially emerged on the philosophical scene with a series of writings grounded in Neo-Kantianism, and this remained his conceptual framework at least until 1906. Little attention has been paid to this early phase. The Neo-Kantianism that informs Scheler’s early works has remained a vague notion, not explicitly thematized as such. This book clarifies this notion through the examination of his early texts, their most significant theoretical debts, and the theoretical issues they address. The responses of the young Scheler reveal how his thought was rooted within the paradigm inaugurated by Kant and developed by Neo-Criticism: a paradigm from which he adopted the conceptual tools, while also problematizing them, to work from within the lines of tension of the transcendental approach. Finally, the analysis of two famous passages from Scheler's mature philosophy captures the operational presence of theoretical elements traceable to his early Neo-Kantianism.
Con il libro "Il formalismo nell'etica e l'etica materiale dei valori", Scheler si impose come esponente di punta della fenomenologia di impronta realistica. Tuttavia, egli aveva esordito sulla scena filosofica con una serie di scritti di impostazione neokantiana, e tale restò il suo quadro concettuale di riferimento almeno fino al 1906. Di questa fase giovanile ci si è occupati ben poco. Il neokantismo che informa la prima produzione scheleriana è rimasto una nozione vaga, non tematizzata in quanto tale. Il libro specifica questa nozione attraverso l'esame dei testi giovanili, dei loro più significativi debiti teorici e delle questioni teoriche in essi affrontate. Le risposte del giovane Scheler mostrano come il suo pensiero fosse radicato all'interno del paradigma inaugurato da Kant e sviluppato dal neocriticismo: un paradigma del quale egli accolse la strumentazione concettuale, pur problematizzandola, per lavorare dall'interno alle linee di tensione dell'impostazione trascendentale. L'analisi di due luoghi celebri della filosofia scheleriana della maturità coglie, infine, la presenza operativa di elementi teorici riconducibili al neokantismo giovanile.
MANCUSO G (2007). Il giovane Scheler (1899-1906). MILANO : LED Edizioni Universitarie.
Il giovane Scheler (1899-1906)
MANCUSO G
2007
Abstract
Con il libro "Il formalismo nell'etica e l'etica materiale dei valori", Scheler si impose come esponente di punta della fenomenologia di impronta realistica. Tuttavia, egli aveva esordito sulla scena filosofica con una serie di scritti di impostazione neokantiana, e tale restò il suo quadro concettuale di riferimento almeno fino al 1906. Di questa fase giovanile ci si è occupati ben poco. Il neokantismo che informa la prima produzione scheleriana è rimasto una nozione vaga, non tematizzata in quanto tale. Il libro specifica questa nozione attraverso l'esame dei testi giovanili, dei loro più significativi debiti teorici e delle questioni teoriche in essi affrontate. Le risposte del giovane Scheler mostrano come il suo pensiero fosse radicato all'interno del paradigma inaugurato da Kant e sviluppato dal neocriticismo: un paradigma del quale egli accolse la strumentazione concettuale, pur problematizzandola, per lavorare dall'interno alle linee di tensione dell'impostazione trascendentale. L'analisi di due luoghi celebri della filosofia scheleriana della maturità coglie, infine, la presenza operativa di elementi teorici riconducibili al neokantismo giovanile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.